Mediazione creditizia ed abusivismo

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Da molto tempo il malessere degli iscritti OAM verso il dilagare dell’abusivismo nella intermediazione del credito scalcia nella pancia di molte realtà associative italiane, soprattutto in un periodo come questo in cui la crisi economica ha già eroso importanti fette di mercato, che viene ulteriormente ridotto dall’attività abusiva di falsi professionisti.

Il rinvio del passaggio definitivo della vigilanza all’OAM
Lo scontento è cresciuto ulteriormente tra gli addetti ai lavori nel momento in cui, il passaggio definitivo della vigilanza sui professionisti del settore del credito all’OAM, è stato rinviato al 30 giugno 2014, dunque altri sei mesi sotto banca d’Italia per Agenti in Attività Finanziaria e Mediatori creditizi.

Il rinvio che concede una “proroga” al mercato alternativo
Questo rinvio in qualche modo, come si sostiene da più parti, concede una proroga a tutti coloro che operano nel settore del credito ma che non hanno ancora chiarito la propria posizione secondo le disposizioni del D.lgs. 141/10, in questo modo tutti i professionisti in regola con tali disposizioni, oneri e via dicendo “competono” per modo di dire con altri soggetti che continuano ad operare in maniera abusiva.

Ciani, operare una selezione necessaria
Ciani, membro del comitato di gestione dell’OAM, aveva già espresso recentemente e con vigore, la necessità di un’operazione di selezione dei professionisti del settore del credito, vi sono infatti ancora numerosi soggetti che operano in maniera abusiva in Italia, senza curarsi degli oneri e delle disposizioni a cui dovrebbero invece sottostare e che vengono invece rispettati dai vari professionisti del credito Italiani che ogni giorno con fatica operano in questo settore.

Un settore in cui occorrono interventi strutturali
Il settore del credito, come quello assicurativo necessita ormai di strumenti che possano intervenire e stroncare in maniera decisiva il fenomeno dell’abusivismo, gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi faticano oggi più che mai a ricostruire un rapporto di fiducia con i consumatori che si sentono traditi, dopo i danni causati dagli abusivi e gli strascichi di una crisi economica che ancora persistono.

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1 commento

  • Paolo ha detto:

    Allora..veniamo alla verità delle cose …
    il mio parere , che come tutti i post che ho scritto è assolutamente personale e quindi non vuole toccare nessuno e nulla, è molto semplice e sostanzialmente è anche un concetto perverso.
    Oggi, le società di mediazione con i loro 3.000 collaboratori ( che saranno 1.500 a febbraio sempre se non hanno già chiuso la partita iva e sono ancora li iscritti perché le società non si sono accorte….), esistono solo perché le banche le usano come paravento per nascondere gli abusivi che potrebbero essere più di 15/20.000 sul territorio italiano.
    Il minimo sostentamento delle società di mediazione altro che non è che un modo per mescolare le carte e proseguire nei normali rapporti commerciali che sul territorio si sono instaurati tra filiali bancarie e pseudo professionisti ( per professionista intendo un portatore sano di partita iva e non uno che le cose le sa veramente )
    oltretutto, non è neanche necessaria averla la partita iva perché nessuno ti chiede chi sei e cosa fai…le agenzie immobiliari non si possono pagare con regolare fattura e allora è meglio pagare anche loro con i centoni e avanti cosi per tutta la filiera, non per ultimo magari il direttore che delibera la pratica perché ha ancora un po’ di facoltà ( MPS ad esempio che con tutti i problemi che ha lascia ancora che in filiale gestiscano le cose “alla mano” )
    Chi è il più grande competitor di una società di mediazione sul territorio ??? l’abusivista !!!!!
    Il legislatore e lo stesso OAM, pensano che come accadde con i promotori finanziari nel giro di un paio di anni tutto si dovrebbe risolvere da solo..ma non hanno ben capito che raccogliere denaro o darlo alla gente è questione ben diversa…
    tranne che per i fee only ( attività che non è mai partita ), per i PF è impossibile farsi pagare dal cliente e quindi sono obbligati a passare da qualcuno che paga, sim o banca che sia.
    Quando DAI DENARO invece, chiunque è disposto a pagarti !!!! e quindi il FAI DA TE si puo’ gestire se non con questo cliente, almeno con il prossimo…
    Le società di mediazione scompariranno e questa è la verità PERCHE NON HANNO SENSO DI ESISTERE …e se qualcuno mi puo’ spiegare il senso, saro’ felice di smontare la situazione con esempi pratici , giuridici e legali.

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