Molti utenti non riescono più a vedere i canali Rai
Il passaggio al nuovo digitale terrestre è stato l’argomento che maggiormente ha preoccupato i consumatori italiani alla fine di dicembre.
Il DG Rai non abbandona l’idea di fare della tv pubblica una digital media company

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Il passaggio al nuovo digitale terrestre è stato l’argomento che maggiormente ha preoccupato i consumatori italiani alla fine di dicembre. Si è trattato di un cambio della ricezione, adesso diventata del tipo DVB-T2: un’evoluzione che permetterà, nel prossimo futuro, una qualità maggiore per tutti i canali e, soprattutto, una più ampia scelta.

E’ stata una trasformazione necessaria, ma non certo indolore. Molte TV, infatti, soprattutto le più anziane, non sono compatibili con la nuova tipologia di ricezione: in tanti sono corsi ai ripari comprando un nuovo apparecchio o munendo il vecchio con un apposito decoder.

Nonostante questo, anche i televisori più moderni hanno riscontrato, nelle prime settimane di gennaio, numerosi problemi. In particolare molti canali risultano cancellati o spostati rispetto alla loro solita posizione. Questo perché nel nuovo assetto le reti sono state rimodulate.

PROBLEMI CON LA RAI?

Non è certo un caso che riguarda i canali Rai, sicuramente non possono essere andati perduti nello switch-off. Eppure, tantissimi utenti riscontrano negli ultimi giorni problemi con la ricezione delle principali reti Rai. Rai 1, Rai 2 e Rai 3 su molti televisori non sono più nei rispettivi canali o, addirittura, non vengono più trovati.

Non si tratta di una conseguenza naturale del cambio di ricezione, anche se lo switch-off potrebbe aver influito in negativo. La colpa è, più che altro, da attribuire al maltempo che sta interessando, in questi giorni, tutta la nostra penisola causando disagi ai segnali ed alle antenne.

COME RISOLVERE

In questi casi, il modo più semplice e veloce per risolvere è effettuare la ricerca automatica dei canali. Per eseguirla basta accedere al menù della propria TV, selezionare “canali” e far partire la ricerca automatica.

Il processo richiederà una decina di minuti in cui la televisione caricherà automaticamente tutti i segnali che riceve e smisterà i canali nelle rispettive sedi. In genere, al termine di questa operazione dovreste riuscire a vedere tutti i canali sintonizzati nella loro effettiva posizione, anche quelli Rai.

POTREBBE NON BASTARE

La ricerca automatica è la via più comoda, ma potrebbe non bastare proprio a causa dei problemi di ricezione riscontrati in questi giorni. In questo caso la procedura è più complessa perché è necessario ricorrere alla sintonizzazione manuale.

Nello stesso menù in cui avete selezionato la “ricerca automatica” è possibile premere anche su “ricerca manuale”, in questo caso, però, sarete voi a dover indicare la frequenza da cercare. Sembra complicato, ma basta sapere a quale frequenza corrispondono le reti Rai.

ortunatamente tutto il gruppo di canali Rai è raccolto all’interno di un grande segnale chiamato Mux RAI, quindi basta avere un’unica frequenza per registrare tutte le reti in un colpo solo.

In dipendenza dalla Regione in cui vi trovate la frequenza sarà diversa. Ora elenchiamo la frequenza per ogni regione:

  • Se abitate in Piemonte, Lombardia, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata dovrete cercare il canale 30 alla frequenza 546 Mhz;
  • Se, invece, il vostro dispositivo riceve dalla Valle d’Aosta, Trento, Liguria, Campania e Sardegna il canale è il 43 alla frequenza 650 Mhz;
  • Solo da Rieti e da Arezzo bisogna cercare il canale 45 alla frequenza 666 Mhz;
  • Infine, per Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia il canale è il 37 e la frequenza 602 Mhz.

Indipendentemente, poi, dalla regione di appartenenza è possibile provare a trovare le reti Rai al canale 26, con frequenza 514 Mhz o al canale 40 con frequenza 626 Mhz.

Se anche in questo modo i canali Rai non vengono trovati consigliamo di rivolgervi a un tecnico perché potrebbe esserci un guasto al vostro apparecchio o alla vostra antenna.

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