Mps chiude l’anno in rosso, Ubi triplica l’utile

Ancora nessun commento

-1,4 MILIARDI PER MPS- Giornata di presentazione dei conti 2013 per due grandi banche italiane. Il gruppo Mps ha chiuso il 2013 con un rosso di 1,43 miliardi, peggio delle attese del consensus degli analisti, che puntavano su -900 milioni circa, ma comunque in miglioramento rispetto ai -3,16 miliardi del 2012. Il risultato, fa sapere la banca, è influenzato da numerosi elementi non ricorrenti. Le rettifiche nette di valore nel 2013 per deterioramento di crediti sono state di circa 2,75 miliardi di euro con un’incidenza del quarto trimestre 2013 pari a circa 1,2 miliardi di euro. “La variazione su base annua è riconducibile alla composizione del flusso di crediti deteriorati lordi caratterizzati, rispetto al 2012, da una maggior incidenza delle sofferenze, in considerazione del prolungarsi della crisi e delle prospettive di ripresa ancora incerte”, ha precisatoMps. Nel corso dell’anno è continuato inoltre il rafforzamento della copertura dei crediti deteriorati, anche in vista dell’Asset Quality Review: la copertura delle sofferenze si è attestata al 58,8% (63,2% con ammortamenti), in crescita di 90 p.b. rispetto a fine 2012. Quanto agli indicatori patrimoniali, il Core Tier 1 risulta pari al 10%, un dato che non incorpora i benefici già presenti nel 2014 derivanti dalle recenti normative.

RINNOVATO L’ACCORDO SULL’AUMENTO – Nell’ambito dell’aumento di capitale di 3 miliardi di euro, deliberato dall’assemblea degli azionisti a dicembre 2013 e da eseguirsi non prima del 12 maggio 2014, è stato poi rinnovato l’accordo di pre-underwriting che vede Ubs in qualità di global coordinator e bookrunner, Citigroup, Goldman Sachs International e Mediobanca in qualità di co-global coordinators e joint bookrunners e in aggiunta Barclays, BofA Merrill Lynch, Commerzbank, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Sociètè Gènèrale in qualità di joint bookrunners. Nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale, Banca Monte dei Paschi di Siena è inoltre assistita da Ubs in qualità di financial advisor e Mps Capital Services in qualità di co-financial advisor nonchè da Linklaters in qualità di advisor legale.

UTILE IN CRESCITA PER UBI – Da parte sua Ubi Banca ha visto un miglioramento dell’utile netto a 250,8 milioni di euro dagli 82,7 milioni del 2012. Un risultato riconducibile soprattutto al buon andamento della banca nel quarto trimestre dell’anno, quando l’utile è salito a 148,9 rispetto ai 49 milioni del terzo trimestre e alla perdita per 140 milioni degli ultimi tre mesi del 2012 “grazie al miglioramento dei ricavi, che hanno contribuito a controbilanciare il costo del credito, e all’effetto positivo delle modifiche alla normativa fiscale contenute nei provvedimenti di fine anno”, spiega una nota. Il gruppo ha annunciato anche un aumento della cedola proposta che sale a 0,06 per azione da 0,05 euro del 2012. Il common equity tier 1 2013 si attesta sopra 10%. In aumento le rettifiche nette su crediti che ammontano a 943 milioni di euro nel 2013.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI