Mps, Fondazione chiede risarcimento a ex vertici, Nomura e Deutsche Bank

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LA FONDAZIONE SCENDE IN CAMPO – La Fondazione Mps, che già in passato aveva votato a favore delle azioni di responsabilità intraprese dalla banca nei confronti di Nomura, di Deutsche Bank e degli ex vertici di Mps (l’ex presidente Giuseppe Mussari e l’ex d.g. Antonio Vigni), ha deciso di intraprendere azioni di tutela anche in proprio. Lo ha annunciato la stessa Fondazione presieduta da Gabriello Mancini, precisando di aver preso la decisione allo scopo di “ottenere il risarcimento dei danni che le sono stati direttamente causati” .

LE TAPPE PRECEDENTI – L’assemblea di Banca Mps aveva già approvato a fine aprile 2012 l’azione di responsabilità verso i precedenti amministratori e verso le due banche Nomura e Deutsche Bank, attraverso le quali erano state condotte due operazioni note come Alexandria e Santorini tra il 2008 e il 2009. Per le stessa vicenda i due manager sono indagati dalla procura di Siena.

CHIESTI RISARCIMENTI PER 1,2 MILIARDI – Per i danni lamentati da queste operazioni, la banca ha chiesto al Tribunale di Firenze risarcimenti per complessivi 1,2 miliardi, anche per responsabilità extracontrattuali delle due banche estere. Nella relazione che accompagna la delibera votata dall’assemblea di Banca Mps, con il 99,99% di voti favorevoli, la banca definisce “irrazionali ingiustificabili e prive di qualsiasi ragione economica” le due operazioni, che hanno consentito di ristrutturare complessi veicoli finanziari con derivati fatti su circa 5 miliardi di Btp a lunga scadenza senza far apparire le perdite nei bilanci.

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