Mps, il consigliere Michele Briamonte indagato per insider trading

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INSIDER TRADING – Il consigliere di Banca Mps Michele Briamonte è indagato dalla Procura di Siena per insider trading e gli è stata notificata un’interdizione dagli uffici direttivi per due mesi, prorogabile. Lo ha detto una fonte giudiziaria citata dall’agenzia di stampa Reuters, secondo cui la contestazione di insider trading a Briamonte è legata alla diffusione della notizia sull’azione di responsabilità dell’istituto senese verso i precedenti vertici.

LE MOTIVAZIONI DEL GESTO DI DAVID ROSSI – La fonte citata da Reuters avrebbe inoltre affermato che “sono stati ricostruiti i tabulati telefonici di Briamonte e questo offre anche un possibile chiarimento sulla motivazione del suicidio di David Rossi”, responsabile dell’area comunicazione della banca senese. Lorenzo Gorgoni, che era stato perquisito sempre nell’ambito delle indagini sull’ipotesi di insider trading, “risulta invece estraneo alla vicenda” ha precisato ancora la fonte.

LE PERQUISIZIONI – Il 5 marzo la Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni nei confronti dei consiglieri di Mps Briamonte e Gorgoni per la fuga di notizie sulle decisioni prese dal cda della banca in merito all’azione di responsabilità verso i precedenti amministratori e all’azione risarcitoria verso Nomura e Deutsche Bank per i prodotti strutturati Alexandria e Santorini.

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