Mps, Profumo e Viola verso le dimissioni se l’aumento sarà rinviato

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PROFUMO E VIOLA PRONTI A DIMETTERSI? – Se la ricapitalizzazione di Banca Monte dei Paschi di Siena sarà rinviata, il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola sarebbero pronti a dimettersi. La Fondazione Mps, principale azionista della banca, ha annunciato che voterà contro la decisione del management di avviare l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro già a gennaio 2014, chiedendo invece di posticiparlo verso giugno. L’assemblea degli azionisti di Mps sarà chiamata a votare la proposta il prossimo 27 dicembre: un eventuale parere contrario al riassetto a gennaio sarebbe di fatto una manifestazione di sfiducia alle scelte del cda.

PERCHE’ VARARE L’AUMENTO A GENNAIO – I manager della banca, temono che concedere uno slittamento del riassetto per salvare la Fondazione possa mettere a rischio il salvataggio della stessa Mps. Come aveva già evidenziato il presidente Profumo, gennaio potrebbe essere infatti un momento particolarmente favorevole per lanciare l’operazione prima dell’avvio dell’asset quality review da parte della Banca centrale europea, a febbraio, a cui seguiranno gli stress test.

IMPEGNATI A RAFFORZARE LA BANCA – Il presidente della Banca Mps Alessandro Profumo e l’a.d. Fabrizio Viola hanno replicato, tramite il portavoce dell’istituto senese, all’ipotesi che possano dimettersi se slitterà l’aumento di capitale dicendo che stanno lavorando per rafforzare la banca. “Profumo e Viola stanno lavorando e lavoreranno come sempre nell’interesse della banca e del suo rafforzamento patrimoniale”.

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