Mps riavvia l’iter per l’aumento

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Le banche d’affari si rimettono al lavoro sull’aumento di capitale di Montepaschi. Nel giorno in cui si è tenuta la prima riunione dell’anno della Deputazione Generale della Fondazione Mps, sono emerse indiscrezioni sulla ripresa delle discussioni con gli istituti internazionali e italiani che avevano dato la propria disponibilità a sottoscrivere l’aumento di capitale di Mps a gennaio.
Le banche del precedente pool (dove Ubs era coordinatore di un gruppo costituito da 14 istituti dove fra gli altri c’erano Mediobanca, Barclays e Goldman Sachs) avrebbero infatti manifestato il proprio interesse a sottoscrivere un consorzio di garanzia anche dopo che l’operazione è stata posticipata a giugno. Secondo fonti finanziarie, a questi istituti potrebbero aggiungersene altri pronti a sottoscrivere un pre-accordo. I vertici di Mps, il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola, si rimetteranno al lavoro in questi giorni per riprendere le discussioni con le banche d’affari, visto che l’impegno del precedente pool scadrà alla fine del mese
Allo stesso tempo, agli inizi della prossima settimana, dovrebbe esserci l’incontro tra i vertici di Banca Monte dei Paschi e la Fondazione Mps, primo confronto dopo l’assemblea del 28 dicembre scorso, che ha rinviato l’aumento di capitale della banca da gennaio a giugno sulla spinta della Fondazione. Secondo i rumors, Profumo e Viola potrebbero incontrare la numero uno di Palazzo Sansedoni, Antonella Mansi, forse già lunedì 27 o martedì 28 gennaio.
Di pari passo, sta proseguendo l’esplorazione dei possibili compratori della quota (cioè il 34%) che la Fondazione detiene in Mps. Mansi punterebbe a un socio strategico che possa offrire stabilità alla compagine azionaria della banca.
Inoltre, secondo quanto appreso da fonti finanziarie, l’obiettivo della Fondazione Mps sarebbe quello di trovare un accordo che permetta di uscire dal debito di 340 milioni, e vendere il maggior numero possibile di azioni della banca in un unico colpo: un’accelerazione necessaria a scongiurare la caduta del prezzo del titolo in vista dell’aumento di capitale a giugno. In questi giorni l’advisor Lazard avrebbe informato la Fondazione dei contatti in corso per la cessione della quota. Sullo sfondo restano sempre le indiscrezioni che vedrebbero 3-4 Fondazioni (tra le quali Cariplo, che ha però smentito) pronte a subentrare all’ente senese. Sul dossier ci sarebbero anche altri soggetti finanziari: tra questi si è fatto il nome del fondo Pamplona.
Da segnalare che nella riunione di ieri, alla deputazione generale è stato presentato il nuovo direttore generale Enrico Granata. Inoltre Enrico Totaro è entrato come nuovo componente della Deputazione amministratrice della Fondazione Mps, l’organismo che prende le decisioni, tra le altre, sulla partecipazione in Banca Mps. Totaro sostituisce l’ex vice-presidente dell’ente, Giorgio Olivato, dimessosi dopo poche settimane dall’insediamento dei nuovi organi a settembre.

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