Mutui? Meglio chiederli a marzo

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E’ un momento difficile per i mutui. Da qualsiasi fonte arrivino i dati (Istat, Crif e compagnia bella) tracciano costantemente (ormai da un anno a questa parte) un quadro drammatico, tanto sul fronte delle erogazioni che sulla domanda. Siamo nell’ordine del dimezzamento rispetto allo scorso anno. Il mercato dei mutui impatta anche sul mercato delle compravendite, in calo del 25% rispetto allo scorso anno. Meno compravendite sono sinonimo di meno costruzioni, meno posti di lavoro, contrazione del Pil. Insomma, la crisi colpisce duro sul mercato immobiliare. E su questo le critiche arrivano, inesorabili all’operato del pur acclamato in sede europea Mario Monti.

“Il problema è la drammatica incertezza fiscale e la confusione che regna nel settore dopo l’introduzione dell’Imu, oltre al clima creato dal Governo Monti che ha paventato anche una patrimoniale ed ha influito, per parte sua, sulla contrazione degli scambi immobiliari negli ultimi trimestri – allarma Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali – . Spread o non spread , prosegue Righi, siamo oggi al quinto anno di calo consecutivo delle transazioni immobiliari, con numeri ben lontani dalle compravendite del 2006. Persino il premier Monti e il Ministro Fornero – ha ricordato Righi – hanno fatto uno spot agli investimenti finanziari sostenendo, pubblicamente, come oggi, non sia un buon momento per acquistare casa”.

I mutui sono in calo. E’ vero. Me nel secono trimestre del 2012 se ne sono stipulati circa 70mila. Ciò, vuol dire, sforzandosi di vedere il bicchiere mezzo pieno, che il settore non è totalmente in panne. E nel 2013? A questo punto, spiegano gli esperti, per chi oggi è intenzionato ad acquistare un immobile, è bene iniziare le ricerche ma dal punto di vista delle offerte, potrebbe essere strategico (per chi può) aspettare di vedere come si muoveranno gli istituti di credito in primavera. Quando di solito gli istituti che hanno intenzione di spingere il prodotto mutui, lanciano le offerte migliori. Del resto, lo scorso anno, è scolastico da questo punto di vista. E’ stato a marzo che Cariparma e Intesa Sanpaolo hanno deciso di offrire mutui con spread inferiori al 3%. Dopodiché, la discesa degli spread, complice le difficoltà di raccolta nel mercato interbancario per le banche italiane, è stata seguita da pochi istituti. Così l’offerta si è nuovamente imballata.

Adesso, quando ci avviciniamo a fine anno, molti istituti stanno per decidere la nuova politica mutui del 2013. A questo punto sono in tanti a sperare che si muova qualcosa, che le banche escano dallo stallo e riducano gli spread. Tanto sul tasso fisso (oggi molto più caro) che sul variabile (decisamente più competitivo). Elezioni permettendo.

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