Mutui: pochi affari e interessi sempre più bassi in Italia

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È un trend che si vede da diversi mesi ormai nel mercato dei mutui immobiliari in Italia: i tassi scendono ma gli affari sono pochi.

In una situazione che ha del paradossale, gli interessi tendono a calare ancora, ma le regole imposte dalle banche per concedere finanziamenti sono troppo rigide e allontano i pochi fortunati che il mutuo potrebbero contrarlo.

In ottobre gli interessi medi si sono attestati al 3,18% dal 3,27% di settembre. A riportarlo è Bankitalia nel monitoraggio mensile sui tassi medi applicati dalle banche, rapporto che offre uno spaccato della difficile situazione del mercato del mattone italiano.

Vendere e trovare un inquilino disposto ad affittare è un’impresa sempre molto dura in tempi di crisi, ma a anche a prezzi e tassi vantaggiosi, contrarre un mutuo non è per niente alla portata tutti.

Gli agenti immobiliari si lamentano del fatto che i criteri con cui vengono concessi i finanziamenti sono troppo restrittivi. E coloro che riescono a offrire alle banche garanzie sufficienti per contrarre un mutuo, è già molto se riescono ad andare oltre il 50-60% del ‘loan to value’.

I tassi interesse misurati da Via Nazionale, comprensivi delle spese accessorie, sono quelli applicati dalle società di credito sui finanziamenti erogati alle famiglie italiane per l’acquisto di una casa.

Quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono anch’essi calati, all’8,97%, a fronte del 9,24% del mese antecedente.

I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,54%, contro il 3,60% di settembre.

Quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,16 per cento (2,43 per cento a settembre).

I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere, invece, sono stati pari allo 0,79 per cento, come nel mese precedente.

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