Non è anatocistico il mutuo con ammortamento alla francese
riconoscimento

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Tribunale di Verona, 24 marzo 2015, n. 758

Con una recentissima pronuncia, il Tribunale di Verona, nell’escludere il fenomeno dell’anatocismo in una operazione di mutuo caratterizzata da un piano ammortamento c.d. alla francese, ha condannato parte attrice ai sensi dell’art. 96 c.p.c. per lite temeraria.

La ragione, spiega il  Tribunale scaligero, risiede nelle seguenti motivazioni:“non è concettualmente configurabile il fenomeno anatocistico con riferimento al mutuo con ammortamento c.d. alla francese, difettando – in sede genetica del negozio – il presupposto stesso dell’anatocismo, vale a dire la presenza di un interesse giuridicamente definibile come “scaduto” sul quale operare il calcolo dell’interesse composto ex art. 1283 c.c”.

Ciò, per essere del tutto pacifico che un piano di rimborso con rata fissa costante (c.d. ammortamento alla francese), garantendo alla parte mutuataria la possibilità di conoscere, sin dal momento dell’accensione del mutuo stesso, l’importo delle singole rate costanti nel tempo, non comporta alcuna violazione dell’art. 1283 c.c.

Alla luce della suesposte considerazioni, il Tribunale ha quindi concluso che, sostenere in giudizio tesi che arbitrariamente ignorano i chiari  riferimenti normativi, costituisce una fonte di responsabilità aggravata exart. 96 c.p.c., con conseguente condanna della parte attrice-mutuataria per aver agito con mala fede o colpa grave.

Articolo tratto da

iusletter

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