Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, illustrerà oggi lo schema dei nuovi ecoincentivi pensati per tentare di svecchiare il parco auto nazionale. A disposizione c’è circa un miliardo. Prima che gli automobilisti possano beneficiarne per cambiare il proprio mezzo con uno meno inquinante servirà però almeno un altro mese. L’ipotesi è che possano partire a marzo o addirittura ad aprile. Lo schema del decreto è praticamente pronto, ma all’ex Mise si attende prima il confronto con il settore.
Il cruccio che affligge il ministro sono le 11 milioni di auto Euro3 o inferiori ancora in circolazione nella penisola. Pertanto gli incentivi saranno inoltre differenziati a seconda della classe di Euro della vettura rottamata, con il contributo maggiore per la rottamazione di auto Euro 0-2. L’importo crescerà in base a quanto vecchio è il veicolo da lasciare. Quindi l’acquisto di un mezzo elettrico con la rottamazione di un’auto Euro 2 potrà contare di un contributo fino a 11mila euro. Il doppio dell’attuale sistema, che oggi si ferma a 5.000 euro. Se poi l’acquisto sarà fatto da una famiglia con Isee sotto i 30mila euro, lo sconto può sfiorare i 14mila euro. Gli automobilisti con redditi più bassi, infatti, potranno contare su un extra-bonus del 25%. Inoltre è previsto un contributo anche le persone che acquisteranno auto usate Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km di CO2, se sarà contestualmente rottamato un autoveicolo di classe fino a Euro 4.