Il dato della produzione mondiale di acciaio pubblicato dalla World Steel Association per il mese di giugno certifica evidenzia come l’output abbia segnato un +4,9% rispetto al 2018 in sei mesi fermando la bilancia complessiva di poco al di sopra quota 925 milioni di tonnellate.
Gran parte del merito di questo netto incremento è da imputare alla Cina, che con 492,1 milioni di tonnellate fa segnare un +9,9% rispetto al primo semestre del 2018. Una prestazione che però le vale solo il secondo posto in termini di incremento percentuale, il primato spetta infatti al Vietnam che registra una crescita nel medesimo periodo del 31,5% con 8,1 milioni di tonnellate di produzione.
Terzo gradino del podio per l’Iran con un +5,6% e 12,788 milioni di tonnellate. Il Paese mediorientale ha però preceduto di soli 0,2 punti percentuali gli Stati Uniti che con un +5,4% fanno segnare uno dei maggiori incrementi in termini di volumi degli ultimi anni, con 44,3 milioni di tonnellate.
La classifica delle variazioni produttive, tra i Paesi con un output mensile superiore al milione di tonnellate, vede al quinto posto l’Ucraina con un +5,2% per quasi 11milioni di tonnellate di produzione. Ottima prestazione anche per l’India con un +5% per 56,9 milioni di tonnellate.
In territorio positivo restano anche la Corea del Sud +1,1% (36,4 milioni), stesso incremento percentuale anche per Taiwan che però ferma i volumi prodotti a 11,55 milioni di tonnellate.
Perfetto equilibrio invece per la Spagna che rispetto al 2018 ha prodotto sole duemila tonnellate in meno, su di un totale di 7,4 milioni di tonnellate.
Sono quindi 8 dei 17 Paesi monitorati a restare in territorio negativo a partire dalla Russia -0,7% (35,7 milioni di tonnellate), seguita dal Brasile -1,4% (17,2 milioni di tonnellate) e dall’Italia dodicesima con un -2% per 12,56 milioni di tonnellate.
Tra gli europei variazioni negative sensibili per Francia -3,5% (7,7 milioni di tonnellate) e Germania -5,1% (20,71 milioni di tonnellate), potenze siderurgiche tra cui si colloca con un -3.6% il Giappone con 51,08 milioni di tonnellate
Chiudono la classifica il Messico -7,7% per 9,65 milioni di tonnellate e la Turchia -10,1% per quasi 17 milioni di tonnellate.