Partire dalle scuole per migliorare il sistema impresa
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È un po’ questo l’obiettivo di Ericsson, che a Roma – nella sala Koch del Senato – ha presentato le linee del futuro nel suo diciassettesimo evento annuale. “Giovani, Innovazione, Crescita – Obiettivo 8”, questo il titolo scelto dalla società svedese per l’appuntamento romano. Un appuntamento aperto dal Ceo Hans Vestberg, che ha parlato di futuro, dei 17 obiettivi per lo Sviluppo sostenibile delle Nazioni unite e di come mobilità, cloud e banda larga possono aiutare concretamente a realizzarli.
Le previsioni del CEO
Per Vestberg siamo davanti alla quinta rivoluzione tecnologica, e nonostante i cambiamenti degli ultimi anni ci siano sembrati veloci «sono niente rispetto a quello che succederà nei prossimi cinque anni». Secondo il Ceo di Ericsson, quello che abbiamo visto fino ad adesso «ci sembrerà lentissimo» rispetto a quanto abbiamo davanti. A partire dalla diffusione di Internet, che secondo Vestberg entro il 2021 raggiungerà altri 2,5 miliardi di utenti (raddoppiando i numeri attuali). La connessione al Web sarà più diffusa della rete elettrica, con un autentico boom nei Paesi attualmente offline. Il Ceo di Ericsson si è detto altresì convinto che i modelli di impresa simili ad Uber e Airbnb diventeranno la normalità e saranno diffusissimi, e oltre il 90% dei lavori – entro il 2030 – richiederà alte competenze hitech. Questo perché l’Information Communication Technology «sarà il vero motore di ogni settore delle nostre vite».
L’accordo per le scuole
Durante l’evento romano è stato siglato un protocollo d’intesa volto a promuovere e consolidare la collaborazione tra il mondo scolastico e il sistema delle imprese e aiutare, tramite diverse iniziative, gli studenti ad acquisire competenze strategiche per il proprio futuro. Da una parte il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, dall’altra l’ad di Ericsson Italia, Nunzio Mirtillo. L’intento, almeno sulla carta, è quello di dare un sostegno allo sviluppo del sistema educativo e formativo italiano, cercando di offrire maggiori opportunità ai giovani e di elevare il livello di competitività del Paese sullo scenario internazionale, «Le nuove generazioni – ha detto Mirtillo – rappresentano una leva fondamentale per la crescita e la competitività delle aziende, ma devono acquisire competenze e professionalità in linea con le richieste del mercato. È necessario fornire loro strumenti concreti e integrati, grazie a una collaborazione pubblico-privata sempre più aperta e strutturata che coinvolga il mondo scolastico ed accademico, le istituzioni e le imprese». Ericsson, in sostanza, metterà a disposizione un mix di competenze e strumenti tecnologici per offrire formazione specializzata agli studenti degli istituti secondari di secondo grado sia all’interno delle aule scolastiche che presso le sedi aziendali, avviando una serie di progetti di alternanza scuola-lavoro. Inoltre, la società svedese metterà a disposizione degli studenti delle scuole superiori e delle Università una selezione di corsi della Ericsson Academy, una piattaforma cloud per e-learning già destinata alla formazione di dipendenti, clienti e partner dell’azienda. Poi saranno attivati tirocini curriculari ed extracurriculari. E infine si punterà alla promozione del Programma EGO tra gli studenti e gli spin-off universitari, con l’obiettivo di stimolare e accelerare lo sviluppo di startup e nuove iniziative imprenditoriali.

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