Pignoramento più veloce da parte dell’Agenzia delle entrate riscossione
Il governo Meloni procede sulla strada del rafforzamento della riscossione delle imposte.
agenzia delle entrate riscossione

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Il governo Meloni procede sulla strada del rafforzamento della riscossione delle imposte. Scelta probabilmente difficile da digerire per le frange della maggioranza sempre pronte a invocare nuovi condoni e paci fiscali. Ma tant’è: all’articolo 23 della più recente bozza della manovra – ancora attesa in Parlamento a otto giorni dal cdm che l’ha varata – compare una norma da tempo sollecitata da Agenzia delle Entrate Riscossione. Titolo: “Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti”. In breve, l’AdER avrà accesso diretto alle informazioni sulle somme presenti sui conti di un contribuente debitore in modo da procedere poi a ragion veduta (e non al buio) all’eventuale invio alla banca di un ordine di pagamento.

Archiviate le polemiche (strumentali) su un presunto “prelievo forzoso” inserito nella delega fiscale, il governo Meloni procede sulla strada del rafforzamento della riscossione delle imposte. Scelta probabilmente difficile da digerire per le frange della maggioranza sempre pronte a invocare nuovi condoni e paci fiscali. Ma tant’è: all’articolo 23 della più recente bozza della manovra – ancora attesa in Parlamento a otto giorni dal cdm che l’ha varata – compare una norma da tempo sollecitata da Agenzia delle Entrate Riscossione. Titolo: “Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti”. In breve, l’AdER avrà accesso diretto alle informazioni sulle somme presenti sui conti di un contribuente debitore in modo da procedere poi a ragion veduta (e non al buio) all’eventuale invio alla banca di un ordine di pagamento.

Il Mef è chiamato a definire le soluzioni tecniche necessarie dopo aver sentito Abi, Poste, Associazione Italiana dei Prestatori Servizi di Pagamento e Garante Privacy. Anche “ai fini dell’adozione, da parte dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, di idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertàdegli interessati, attraverso la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo”, si specifica, in linea con il regolamento Ue sulla protezione dei dati personali.

Garante permettendo, viene in questo modo tradotta in pratica l’intenzione inserita nella delega fiscale di “razionalizzare, informatizzare e semplificare” il pignoramento presso terzi regolato dall’articolo 72-bis del Dpr del 1973. La prima versione della delega prevedeva anche l’”automazione” della procedura, termine poi cancellato per seppellire lo spauracchio del prelievo forzoso agitato da Matteo Renzi. La ratio è evitare che il fisco spenda risorse inutilmente procedendo, come avviene oggi, con pignoramenti al buio su conti che poi si rivelano vuoti o con fondi insufficienti per coprire il credito da recuperare.

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