“Popolari, decreto con dubbi di incostituzionalità”
Investment compact, al via il riassetto delle grandi banche popolari

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Ostacolo al decreto del governo che vuole convertire le banche popolari in società per azioni. In una relazione presentata al cda di Assopopolari, la commissione di esperti indipendenti (tra i componenti Tantazzi, Marchetti e Quadrio Curzio), ha parlato di dubbi di legittimità costituzionale.

Tra le altre opinioni espresse, quelle relative alla “dubbia forzosa conversione in spa”. Il CdA di Assopopolari studia intanto un progetto di autoriforma per una Spa ibrida. Il premier Matteo Renzi sarebbe invece propenso a porre la fiducia sul decreto, entrambi fattori che alla vigilia hanno fatto correre i titoli delle banche popolari.

Dal canto loro gli analisti di Altroconsumo Finanza affermano che “se da un lato il sistema capitario (un voto per ogni socio, indipendentemente dal numero di azioni) ha spesso portato a un peso eccessivo dei soci-dipendenti e di conseguenza a una scarsa efficienza, cosa che non ci piace, dall’altro non ci piace nemmeno la mossa proposta qualche settimana fa, che di fatto appare più un regalo ai “big” della finanza che una ricerca di miglioramento del settore”.

“Quanto alla controproposta da parte delle popolari, per ora non c’è nulla di concreto”, dice Vincenzo Somma direttore di Altroconsumo Finanza, ” dubitiamo però che rinunceranno così facilmente al voto capitario, visto che subito dopo il decreto hanno annunciato battaglia su questo fronte”. Il rischio, secondo Altroconsumo Finanza, è che come è successo negli ultimi 15 anni il tutto si concluda in un nulla di fatto.

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