Prelios, soci a confronto sul piano strategico
Prelios, soci a confronto sul piano strategico

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Sarebbe prevista all’inizio della prossima settimana una riunione dei soci di Prelios: cioè Pirelli, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Feidos 11 . All’interno dell’incontro verrà illustrata la strategia di sviluppo della società sulla base del piano strategico approvato lo scorso anno.

Quest’ultimo prevede il riposizionamento in pure management company attraverso la centralità dei servizi in Italia e all’estero e la progressiva dismissione delle attività di co-investimento.
All’ordine del giorno, nel meeting che sarebbe previsto martedì prossimo, ci sarebbero diversi argomenti: fra i principali la finalizzazione dell’operazione realizzata assieme all’americana Fortress su Uccmb, la banca dei non performing loan di Unicredit. A Prelios, secondo le indiscrezioni, andrà il 50% dei servizi esterni di gestione.
Ma uno dei temi principali sarà anche l’espansione all’estero della società come asset manager: sarebbe infatti ormai alle battute finali l’acquisizione di una società regolata britannica, una Sgr inglese. L’80 per cento della Sgr londinese verrà rilevato da Prelios, mentre il restante 20% resterà agli attuali azionisti-manager. Si tratta ovviamente di una mossa per crescere nelle gestioni al di fuori dei confini nazionali, in modo da focalizzarsi sempre di più sull’attività di asset manager europeo.
Nell’incontro tra i soci si parlerà anche delle trattative in corso per rilevare l’area di Porta Vittoria a Milano. Ben nota alle cronache per essere stata di proprietà dell’immobiliarista Danilo Coppola e ora sostanzialmente in mano alle banche creditrici: un’area il cui valore potrebbe oscillare tra i 350 e i 400 milioni di euro con un debito delle banche (tra cui il Banco Popolare) di circa 200 milioni di euro.
Ma tra i temi all’ordine del giorno ci potrebbe essere anche la riformulazione, con la proposta di uno dei soci, di un vecchio piano di circa un anno fa che poi era stato congelato: cioè lo scorporo degli investimenti italiani (circa 300 milioni di euro con debiti per 200 milioni secondo quanto indicato da fonti finanziarie) in una società-veicolo.
Una volta attuato lo scorporo degli investimenti, la società veicolo – secondo il piano allo studio – potrebbe essere ricapitalizzata dai soci con un piccolo aumento di capitale. Tuttavia il dossier non sembra entrato ancora in una fase di attuazione e non è detto che venga presentato martedì prossimo nell’incontro tra gli azionisti.

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