Prestitalia chiude l’esercizio 2014 con una perdita di Euro 7,2 milioni
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Prestitalia è la società finanziaria del Gruppo UBI Banca dedicata al credito al consumo e specializzata nei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione e nelle delegazioni di pagamento.

Si riepilogano, di seguito, gli eventi che hanno caratterizzato l’esercizio:

  • la prosecuzione del processo di internalizzazione della gestione del post vendita a seguito della progressiva revoca dei vari mandati precedentemente affidati a società finanziarie terze
  • l’accentramento presso le competenti strutture della Capogruppo, dal 1° aprile, delle funzioni Risk Management, Antiriciclaggio e Compliance, Amministrazione e Bilancio, Pianificazione e Controllo di gestione: l’operazione è stata effettuata nell’ambito degli interventi messi in atto dalla Capogruppo per rafforzare il proprio ruolo di indirizzo e coordinamento, garantendo nel contempo l’omogeneizzazione e una maggiore integrazione a livello di Gruppo dei sistemi di governo e controllo
  • il completamento dell’adeguamento dell’impianto regolamentare e dell’assetto dei controlli interni della Società ai modelli operativi adottati dal Gruppo
  • l’avvio delle attività propedeutiche all’implementazione di un nuovo Sistema Informativo, progetto nel quale è confluito il piano di “Stabilizzazione operativa di Prestitalia”, avviato nel gennaio 2013 allo scopo di efficientare i processi e le procedure a supporto dell’operatività aziendale.

Per quanto riguarda l’andamento economico della Società nel 2014, il risultato della gestione operativa è migliorato a Euro 7,3 milioni, dai Euro 3,5 milioni dell’esercizio precedente, incorporando proventi operativi in aumento a Euro 38 milioni (Euro 33,5 milioni nel 2013) grazie:

  • al positivo sviluppo del margine d’interesse (Euro 57,2 milioni 5 dai precedenti Euro 51,5 milioni) che ha beneficiato di minori interessi passivi verso banche in seguito alla nuova struttura, adottata dal dicembre 2013, dei finanziamenti in essere con la Capogruppo e del venir meno degli interessi passivi per derivati in seguito alla chiusura delle relazioni di copertura agli inizi del 2014, pur in presenza di un diminuito saldo medio degli impieghi;
  • alla forte riduzione delle perdite sull’attività di negoziazione e copertura (Euro -0,6 milioni dai Euro -8,5 milioni al 31 dicembre 2013, per effetto della sopra citata cancellazione delle coperture sui crediti. Gli andamenti di cui sopra sono stati solo parzialmente controbilanciati da un significativo incremento degli oneri di gestione (Euro -12,4 milioni da Euro -3,4 milioni), principalmente dovuto a ristori alla clientela riferiti all’operatività della Società antecedente all’acquisizione da parte del Gruppo UBI Banca;
  • agli oneri operativi a Euro 30,7 milioni dai Euro 30 milioni registrati nel 2013: nel dettaglio, le spese per il personale, scese a Euro 9,3 milioni (Euro -0,7 milioni), hanno riflesso l’accentramento in Capogruppo di alcune funzioni aziendali (come sopra esplicitato), le altre spese amministrative sono rimaste pressoché stabili a Euro 18,5 milioni (Euro -0,2 milioni), mentre le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali sono cresciute a Euro 2,9 milioni (Euro +1,6 milioni) per la contabilizzazione di Euro 1,5 milioni non ricorrenti riferiti al write off del sistema informativo aziendale in uso, in vista della migrazione ad un nuovo sistema nel corso del 2015.

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti sono diminuite a Euro 24,7 milioni dai Euro 36,2 milioni di fine 2013, beneficiando della riduzione dello stock di crediti deteriorati: il rapporto tra rettifiche di valore e totale crediti (costo del credito) è così sceso all’1,29% dall’1,48% precedente.

L’esercizio ha infine registrato riprese nette di valore su garanzie rilasciate a banche ed a enti finanziari per Euro 0,9 milioni di euro nonché riprese nette sui fondi per rischi ed oneri per Euro 3,8 milioni (Euro 1,5 milioni nel 2013): queste ultime hanno incorporato rilasci dai fondi accantonati relativamente alle finanziarie terze nonché a fronte della parziale copertura degli interessi attivi stornati in seguito all’adozione della nuova metodologia di contabilizzazione degli interessi sulle “pratiche a sinistro”.

Per effetto degli andamenti descritti, l’esercizio 2014 si è chiuso con una perdita di Euro 7,2 milioni (contro una perdita di Euro 20 milioni del 2013).

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