Previsto per il 2024 l’arrivo della nuova Dacia Duster
Le dimensioni della nuova Dacia Duster cresceranno al punto da creare uno spazio tra essa e la Sandero, che sembra verrà occupato da una versione mini della Duster.
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Le dimensioni della nuova Dacia Duster cresceranno al punto da creare uno spazio tra essa e la Sandero, che sembra verrà occupato da una versione mini della Duster. Anche se questa nuova variante dovesse arrivare sul mercato, il suo debutto non avverrà in tempi brevi. A grandi linee, si parla del 2026 o 2027, dopo il lancio della Bigster, previsto per il 2025. Nel 2028 sarà il turno della rinnovata Sandero.

Dacia: nuovi modelli nel 2026

Che ci sia o meno una Mini Duster, il marchio Dacia sta cercando di guadagnare prestigio. Dopo aver gettato solide basi sul mercato a partire dal 2021, con il piano Renaulution, l’azienda ha intenzione di ampliare la sua presenza nelle fasce di mercato superiori. Come potreste già sapere, molte altre case automobilistiche hanno preso la stessa decisione a causa delle prospettive di profitto più elevate. Senza abbandonare le proprie origini, Dacia vuole portare nei concessionari proposte in linea con le esigenze di un pubblico più esigente.

Le nuove voci che circolano riguardano una berlina e una familiare compatta con richiami ai crossover, entrambe ibride e con trazione integrale. Entrambe avranno una lunghezza di 4,6 metri e faranno parte del progetto C-Neo. Per quanto riguarda la berlina, ci sono indiscrezioni sulla sua estetica da tempo: sembra una berlina con elementi da SUV e un tetto con un design simile a quello di un liftback. Per quanto riguarda la compatta, non c’era molta informazione fino ad oggi.

Tuttavia, il portale francese L’argus fornisce ora alcuni rumor interessanti e un rendering basato su bozzetti provenienti da Bucarest. Sembra che l’estetica avrà molto in comune con la Bigster e, in parte, la Duster. Sarà alta da terra per esprimere carattere e offrire un ampio spazio interno. L’obiettivo dell’azienda è di creare una proposta in grado di sfidare la concorrenza. Nonostante l’attenzione ai dettagli, il prezzo rimarrà accessibile. La strategia promozionale continuerà a puntare sul concetto di “low cost” (almeno in relazione alla fascia di mercato occupata). Il listino includerà motorizzazioni a benzina, un sistema microibrido a 48 Volt di nuova concezione, un ibrido e-Tech e versioni a gas GPL.

Non ci sarà più il diesel, come previsto anche per la Duster. Saranno disponibili trazione integrale e cambio automatico a doppia frizione, incluso il sistema plug-in hybrid basato su un modulo elettrico posizionato sull’asse posteriore con potenze fino a 160 CV. Attualmente, nessuno degli stabilimenti dell’azienda sembra essere adatto, in quanto la produzione delle compatte è affidata ai lavoratori rumeni e quella delle piccole avviene in Marocco. Non sembra esserci l’intenzione di aprire un terzo stabilimento. 

Il direttore industriale, Christophe Dridi, ha sottolineato la necessità di rivedere l’organizzazione produttiva. Potrebbe essere considerata l’opzione di utilizzare l’impianto Renault in Slovenia per colmare questa lacuna. Infine, il prezzo rimane da stabilire, ma se la Duster e la Bigster si collocano nella fascia dei 19-22 mila euro, il prezzo previsto per questi nuovi modelli potrebbe aggirarsi tra i 25 e i 30 mila euro.

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