Prosegue la rivoluzione delle filiali di Cariparma
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Un nuovo tipo di filiale, che spedisce in soffitta il tradizionale sportello e si riorganizza attorno agli strumenti digitali e a uffici di design nei quali il bancario del nuovo millennio riceve i clienti per offrire loro assistenza e consulenza “su tutto quello di cui hanno bisogno”. Procede così il progetto AgenziaPerTe, lanciato da Cariparma Crédit Agricole nell’aprile del 2013. Il gruppo si mette al passo con i tempi dell’evoluzione tecnologica – e del conseguente cambiamento degli usi e dei costumi dei clienti – e lo ribadisce in un incontro con la stampa giovedì 11 giugno, presso la filiale di nuova concezione di via Turati 40, a Milano. Il progetto consiste, spiega il gruppo, “nella trasformazione del modello di servizio, una trasformazione che passa anche attraverso la revisione del modello di filiale, alla quale si affianca l’evoluzione delle piattaforme multicanale”.

Prosegue dunque il piano che prevede la trasformazione, entro il 2016, di oltre il 40% della rete del gruppo, ossia 340 filiali (in Italia le filiali retail oggi sono 842, n.d.r.): le operazioni che un tempo, quando si era un po’ tutti meno “smart” e meno “mobile”, erano demandate allo sportello diventano digitali e si possono fare non solo online ma anche in filiale, sotto l’assistenza dei bancari, chiamati anche a fare collocamento sui prodotti finanziari e di investimento. Tutto ciò, ovviamente, comporta un mutamento genetico della figura del bancario. Che nel gruppo Cariparma Crédit Agricole non è più l’impiegato allo sportello ma, appunto, un professionista con una missione nettamente più commerciale, il che in prospettiva – secondo i piani del gruppo – farà bene alla redditività. Già oggi, per esempio, il rapporto cost/income è già migliorato del 4-5%. Riqualificate dunque le risorse e ciò, spiegano i manager, ha consentito di mantenere il numero delle filiali e di limitare i tagli al personale (-230 dipendenti a fine 2014 rispetto a fine 2013), con addirittura l’inserimento di 100 giovani nel 2014. D’altro canto, il nuovo modello commerciale, spiega Hughes Brasseur, direttore generale vicario del gruppo Cariparma Crédit Agricole, è in linea con l’evoluzione del mercato, “che in 10 anni ha registrato un dimezzamento delle visite in filiale. Ci aspettiamo una flessione dello stesso tenore per i prossimi anni”, anche perché “il cliente diventa sempre più multicanale”.

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