Purchasing Managers Index manifatturiero ancora in forte calo a Gennaio

Ancora nessun commento

pmi industriaLe condizioni del settore manifatturiero in Italia peggiorano al livello maggiore da inizio 2013 per via della forte riduzione dei nuovi ordini e quindi del più rapido declino della produzione. Inoltre, per la prima volta in più di quattro anni diminuisce il livello occupazionale. Sul fronte dei prezzi, conseguentemente all’aumento più debole dei costi di acquisto dell’attuale sequenza di inflazione di 29 mesi, per la prima volta da ottobre 2016 crollano i prezzi di vendita. L’Indice PMI (Purchasing Managers Index) IHS Markit del settore manifatturiero italiano, che con una singola cifra mostra gli sviluppi delle condizioni generali del settore, a gennaio si è attestato a 47.8, al di sotto quindi della soglia di non cambiamento di 50.0 per il quarto mese consecutivo. L’indice di gennaio è crollato da 49.2 di dicembre e segna il peggioramento maggiore dello stato di salute del settore da maggio 2013. Il peggioramento delle condizioni operative è stato generale, con tutti i tre sotto settori monitorati che hanno riportato valori al di sotto della soglia di non cambiamento di 50.0. Inoltre, produzione, nuovi ordini, esportazioni e livello occupazionale sono diminuiti a gennaio nelle aziende produttrici di beni di consumo, intermedi e d’investimento. I dati raccolti hanno indicato come il corrente peggioramento della domanda ha continuato a ridurre l’affluenza di nuovi ordini, che quindi diminuiscono per il sesto mese consecutivo. I nuovi ordini destinati al mercato estero hanno riportato la quarta contrazione consecutiva a causa della più debole domanda da parte dei partner commerciali esteri, specialmente l’Europa. A gennaio le imprese manifatturiere hanno ridotto i loro livelli del personale per la prima volta in più di quattro anni, con le imprese campione che hanno riportato di non aver rimpiazzato il personale dimissionario e di non aver rinnovato i contratti a tempo determinato. Per la prima volta da giugno 2018, diminuiscono a gennaio le giacenze dei prodotti finiti e, anche se modesto, il tasso di contrazione è stato il più veloce, già riportato in precedenza, in nove mesi. A causa del crollo dei nuovi ordini, le imprese campione hanno abbassato la loro attività di acquisto. Gennaio segna infatti il settimo mese consecutivo di contrazione degli acquisti. La conseguente carenza della pressione sulla catena di distribuzione ha accorciato i tempi medi di consegna dei fornitori per la seconda volta in quattro mesi. L’aumento del costo delle materie prime ha fatto innalzare la pressione dei costi di gennaio. Ciononostante, il tasso di inflazione è stato leggero ed è risultato il più lento dell’attuale periodo di aumento di prezzi di 29 mesi. Le aziende hanno di conseguenza abbassato i prezzi di vendita per la prima volta in 27 mesi. Migliora dal valore più basso in sei anni di dicembre il livello di ottimismo di gennaio delle imprese manifatturiere, che prevedono una maggiore domanda, lanci di nuovi prodotti e la ripresa del mercato estero.

Secondo Amritpal Virdee, Economist di IHS Markit, “I dati PMI di gennaio hanno segnalato un altro peggioramento delle condizioni del settore manifatturiero italiano, con le imprese del settore che stanno avendo difficoltà a causa del sesto mese consecutivo di contrazione dei nuovi ordini. Indicando quindi un debole inizio del 2019, a gennaio sono state riportate contrazioni della produzione, dell’attività di acquisto e dei livelli occupazionali (la prima in più di quattro mesi). Una nota positiva arriva dal forte indebolimento del tasso di inflazione dei prezzi di acquisto che hanno permesso alle aziende campione di ridurre i loro prezzi di vendita per la prima volta in 27 mesi, con l’intento di incentivare le vendite”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI