Quando all’Agenzia delle Entrate piovono soldi dal cielo

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Vi è mai capitato di sgarrare nei confronti dell’ Agenzia delle Entrate? Se avete sgarrato almeno una volta nella vita molto probabilmente ve lo ricordereste ancora, soprattutto se vi è stata notificata una cartella con una bella e succosa sanzione da pagare. E se poi non eravate riusciti a saldare il debito in tempo alla scadenza sicuramente avrete anche ricevuto tante altre notifiche di sollecito e con la sanzione maggiorata a causa dei ritardi. Che bei ricordi vero? Ma se invece fosse proprio l’ Agenzia delle Entrate a sgarrare nei vostri confronti? Pensereste che vi rimborserebbero? Magari anche con una lettera di scuse? Anche io una volta credevo a Babbo Natale! Ascoltate questa piccola storia la quale potrebbe anche esservi utile.

Tutti noi sappiamo che i contratti di affitto vanno dichiarati all’Agenzia delle Entrate attraverso il modello RLI. Per chi non sapesse cosa è il modello RLI molto brevemente vi dico che è un classico modulo da compilare e presentare all’Agenzia con i dati del nostro immobile dato in affitto, magari in un prossimo articolo vi spiegherò in maniera più dettagliata la sua compilazione. Lo stesso modulo RLI bisogna presentarlo anche nel momento in cui il contratto è in scadenza e abbiamo deciso di rinnovarlo, di solito i contratti di affitto si rinnovano in automatico tacitamente. Quando un contratto viene rinnovato bisogna quindi compilare un altro modello RLI segnalando la “proroga” e inviarlo sempre all’ Agenzia delle Entrate. La segnalazione dei contratti è molto importante perché l’Agenzia non può sapere quello che noi stiamo facendo se non glie lo comunichiamo noi. E infatti questa storiella è nata proprio per una mancanza di comunicazione.

C’era una volta una signora la quale aveva una casa concessa in affitto con un contratto 4+4 nel lontano 2009, e ovviamente aveva eseguito tutte le procedure in regola presentando anche questo famoso modulo RLI recandosi allo sportello più vicino dell’ Agenzia delle Entrate. Siamo nel 2013 e i 4 anni passano felicemente e ovviamente durante questi anni la signora in questione ha sempre pagato regolarmente l’imposta annuale di registro la cui somma si aggirava a quasi 100€. Passati i 4 anni il contratto si rinnova in automatico e sempre la stessa signora continua come previsto per legge a pagare questa benedetta imposta sempre alla solita Agenzia delle Entrate più vicina e sempre agli stessi soliti impiegati. Gli anni continuano a passare arrivando così ormai al 2017 per un totale di 8 anni di affitto. A questo punto la signora per risparmiare questa benedetta imposta decide di optare per la cedolare secca (con la cedolare secca non si paga più nessuna imposta nei contratti di locazione). Così pochi mesi prima della scadenza degli 8 anni di contratto si ripresenta all’Agenzia delle Entrate con questo modello RLI per prorogare il contratto per altri 4 anni e dichiarando così di avvalersi della cedolare secca. A questo punto che cosa gli dice l’impiegata dell’Agenzia? <<Ma signora quando sono passati i primi 4 anni di affitto lei non è venuta a comunicarci il rinnovo del contratto, quindi al momento la proroga dal 2017 al 2021 non è possibile effettuarla>> E la signora risponde: <<Ma come? Eppure io sono venuta qui a pagare tutti gli anni l’imposta sul contratto>>. E l’impiegata: <<Se lei ha pagato allora di sicuro ci risulterà nei nostri terminali, non si preoccupi adesso vediamo di risolvere la questione>> L’impiegata si è data così da fare e ha registrato prima la proroga precedente dal 2013 al 2017 e dopo finalmente la nuova proroga dal 2017 al 20121 con l’opzione della cedolare secca. Alleluia! Ma accorgersene prima era così tanto difficile? I soldi se li sono presi. Quindi qual è stato l’inghippo? Che la signora si è dimenticata di comunicare (o forse non sapeva di doverlo fare) all’Agenzia delle Entrare la proroga del contratto dopo la prima scadenza.

Una domanda quindi sorge spontanea. Ma tutti quei pagamenti che questa signora ha effettuato tutti gli anni a favore dell’Agenzia delle Entrate per pagare questa benedettissima imposta che fine avranno fatto? Ovviamente se li è intascati l’Agenzia stessa. Insomma l’Agenzia delle Entrate ha preso soldi da un’imposta apparentemente non dovuta perché siccome il rinnovo non era stato comunicato per il Fisco il contratto di affitto non esisteva più. Possibile che i funzionari dell’Agenzia non si siano mai chiesti il motivo per cui questa corretta e leale signora andava a regalargli quasi 100€ tutti gli anni?

Dunque è vero però che a commettere questo errore è stata la signora, su questo non c’è ombra di dubbio. Però è anche vero che l’Agenzia qualche domanda avrebbe dovuta porsela. Ad esempio avrebbero potuto chiedere: <<Signora ma che cosa ci sta pagando? Se forse sta pagando le imposte per quel suo vecchio contratto dovrebbe sapere che non ci è stata comunicata nessuna proroga di rinnovo, è sicura di avercelo comunicato? A noi non risulta.>> Insomma il Fisco avrebbe potuto fargli notare che qualcosa non quadrava e magari rimborsargli anche tutti i soldi delle imposte di questi 4 anni da lei versati. Ma invece zitti zitti e quatti quatti si sono intascati questi 100€ all’anno piovuti proprio dal cielo senza chiedersi nulla. Immaginate se per assurdo a pagare fosse stato qualcuno molto sbadato e magari del tutto ignorante che pur avendo chiuso effettivamente un contratto di locazione credeva di dover continuare a pagare all’Agenzia delle Entrate questa famosa e (scusate il termine) fastidiosa imposta, magari avrebbe continuato a pagare per 10 o 20 anni senza che nessuno glie lo avesse fatto notare.

Ma è proprio vera questa storiella oppure è solo pura invenzione? Vi posso assicurare che è una storia vera perché è accaduta ad un mio conoscente ed ho assistito personalmente alla pratica. Tutti gli articoli e le notizie di Notiziario Finanziario sono vere e genuine, quindi non correrete mai il rischio di imbattervi a contenuti diciamo farlocchi.

Tutta questa storia ve l’ho voluta raccontare affinché non cadiate in questi intoppi burocratici magari per dimenticanza o ignoranza, e di rispettare sempre le scadenze sui contratti di affitto oltre che a presentare regolarmente questo vanitoso modello RLI sia quando registrate un nuovo contratto, sia quando si rinnova tacitamente, e sia alla cessazione del contratto. Sembrerebbero delle cose banali ma è sempre meglio ricordarvelo in modo da risparmiarvi un sacco di errori e disguidi burocratici soprattutto perché alcuni errori potrebbero costarvi anche caro siccome il rischio di sanzioni è sicuro. Occhio alle scadenze!

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