Quell’accusa di Peluso: Unipol distrugge Fonsai

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Il 21 marzo 2013, all’indomani dell’approvazione dei conti 2012 di Fonsai che evidenziavano una perdita di 799 milioni legata soprattutto a svalutazioni immobiliari e nuovi appostamenti di riserve sinistri, l’ex direttore generale della compagnia, Piergiorgio Peluso, li commenta al telefono con una ex dirigente Fonsai, Claudia Motta: «Stanno distruggendo Fonsai», dice nella conversazione. Secondo il manager, la perdita sarebbe stata voluta da Unipol — che aveva già preso il controllo del gruppo assicurativo — per difendere i concambi della fusione. Il commento di Peluso — figlio del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri — è stato intercettato dalla Finanza di Torino nell’ambito dell’inchiesta della procura su falso in bilancio e manipolazione del mercato a carico della famiglia Ligresti e di alcuni ex manager, il cui processo comincia il prossimo 4 dicembre (Giulia e Jonella Ligresti hanno scelto il patteggiamento). Nella sua telefonata Peluso avanza ipotesi: «Nessuno mi toglie dalla testa che abbiano tenuto un atteggiamento un po’ più rigoroso con Fondiaria, dubito che abbiano tenuto lo stesso atteggiamento con Unipol», indicando possibili influenze da parte di una banca — «verosimilmente Mediobanca» sottolinea il rapporto della Gdf — nei confronti dell’approvazione dei bilanci di Unipol e Fonsai.
Le svalutazioni, per Peluso, potrebbero essere legate all’intenzione di Unipol di difendere i valori di concambio già stabiliti nel progetto di fusione («comunque è chiaro che loro stan difendendo il concambio…»). E Motta aggiungeva: «Noi (Fonsai, ndr) paghiamo un pezzo di roba, che altrimenti avrebbero dovuto mettere loro (Unipol, ndr)» tanto poi «quando saremo fusi, sarà tutto una cosa unica». Secondo quanto riferito al pm di Milano Luigi Orsi, l’attuario e consulente di Fonsai, Fulvio Gismondi (indagato a Torino), Peluso avrebbe preferito andare via da Fonsai «per il timore di essere coinvolto in un illecito» a causa di presunte «irregolarità» nella definizione dei concambi.

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