Revolut ha designato l’Italia come mercato chiave per la sua strategia di crescita per il 2023
Revolut è stata la terza app bancaria più scaricata in Italia nei primi cinque mesi dell'anno e l'ambizioso obiettivo è diventare ora la numero uno.
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Revolut è stata la terza app bancaria più scaricata in Italia nei primi cinque mesi dell’anno e l’ambizioso obiettivo è diventare ora la numero uno.

Ignazio Zuzunegui è stato designato alla guida dello sviluppo di Revolut in Italia ed è sicuro di portare la app ad essere uno dei conti più utilizzati dagli italiani. “Possiamo battere la concorrenza perché da tempo ci dotiamo di tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale”, ci spiega Zuzunegui.

Con Ultra avete deciso di puntare ad un target di pubblico facoltoso, come mai?

Abbiamo capito che il profilo dell’utilizzatore di Revolut era quello di un cliente che viaggia moltissimo e con l’esigenza di servizi di alto livello. Con Ultra abbiamo intercettato quel segmento offrendo quasi 4mila euro di benefici all’anno, come l’accesso al Financial Times, ma anche alla sezione gold di Tinder o alle aree lounge degli aeroporti.

In Italia il dibattito sull’intelligenza artificiale è sempre più intenso ed oscilla tra paure ed opportunità.

Per noi è sempre stato elemento fondante della nostra tecnologia. Ne facciamo un grande utilizzo per garantire la sicurezza delle transazioni. Allo stesso tempo l’intelligenza artificiale aiuta a personalizzare il servizio che diamo ai nostri clienti. Il 30% delle conversazioni sulla nostra chat sono attraverso un “agent” creato con IA, mediante la quale siamo davvero capaci di risparmiare dei costi importanti.

Voi rappresentate in pieno il segmento del cosiddetto Fintech che in Italia stenta a decollare, nonostante questo credete che il nostro paese sia un mercato interessante?

Per noi l’Italia è un mercato di grande successo ed è stato scelto come un paese strategico In sei mesi siamo già cresciuti del 60%, non credo che ci siano tanti player nel mercato che hanno avuto i nostri risultati. E’ vero che l’Italia rispetto al Regno Unito e i Paesi Bassi è meno evoluta dal punto di vista tecnologico, ma questo per noi è un’opportunità perché offriamo un prodotto più performante rispetto ai nostri competitors.

Quali sono i servizi maggiormente richiesti in Italia?

Il 60% dei nostri ricavi vengono dall’utilizzo delle carte di pagamento day by day, offriamo infatti un servizio di controllo dei costi molto più intuitivo. Abbiamo anche la possibilità di far investire i nostri clienti ad esempio in criptovalute o in azioni frazionate. C’è poi tutta la sezione del life style.

Ci spieghi meglio.

Diamo la possibilità di prenotare alberghi attraverso la app con un cashback automatico che arriva fino al 10%. Le grandi compagnie che si occupano di prenotazione online, trattengono le commissioni noi le diamo indietro.

Torniamo sulle criptovalute, dopo il tonfo dell’ultimo anno sono ancora un mercato redditizio?

La tecnologia delle criptovalute per noi rimarrà, soprattuto per i fattori che garantiscono la trasparenza delle transazioni. Certo il 2021 è stato l’anno del boom e poi la discesa, ma siamo sicuri che rappresentino una tecnologia che rimarrà nel tempo.

L’Unione Europea da qui a tre anni vuole dotarsi di una moneta digitale. Cambierà qualcosa nel vostro modello di business?

Sull’euro digitale abbiamo più domande che risposte. Il contante sta diminuendo di anno in anno ed ha quindi senso una moneta digitale che sia anche più tracciabile e che lo sostituisca, ma è ancora presto per capire come andrà ad impattare sulle abitudini.

Viviamo un momento di forte inflazione accompagnato da una notevole stretta monetaria questi fattori come orientano il vostro business?

Questo è uno dei punti più importanti che stiamo considerando per i nostri futuri progetti. In un momento di stretta creditizia, stiamo lavorando a come riuscire a creare reddito dal risparmio per questo stiamo lavorando a prodotti che siano più vantaggiosi rispetto ai conti deposito dei nostri concorrenti.

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