Le elezioni americane e il referendum costituzionale italiano.
Per le elezioni politiche americane ancora non c’è alcuna certezza. I sondaggi continuano a dare i due candidati molto vicini. Oggi la probabilità che vinca Hillary Clinton è al 56% (un mese fa era al 70%). La probabilità che la spunti Donald Trump sono aumentate significativamente nell’ultimo periodo. Se vincesse il tycoon, le ripercussioni sarebbero molto importanti anche per gli investitori: The Donald ha piani molto aggressivi dal punto di vista fiscale (taglio delle tasse e della spesa) ed economico. Gli USA cambierebbero approccio anche sul piano commerciale: probabilmente con un rialzo delle tariffe con la Cina e il Messico. Questo sarebbe nocivo per gli USA e la loro economia, con un rischio concreto di stagflazione.
Altro focus politico su Europa, nel 2017 ci saranno tre elezioni generali: Paesi Bassi, Francia e Germania. Ma soprattutto il referendum italiano. Secondo il Wall Street Journal nell’edizione di ferragosto le consultazioni italiane sono anche “più importanti di Brexit” perché pone l’Italia al centro della crisi europea. Per ragioni di stagnazione economica, e non solo. L’analisi preoccupata del quotidiano Usa s’inserisce in un crescendo di attenzione sulla scadenza d’autunno: anche il New York Times e il Financial Times hanno lanciato segnali simili, additando nell’Italia l’anello debole della crescita europea.