Saipem ha scritto ieri in Borsa una delle giornate più nere della sua storia recente
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Il nuovo calo del prezzo delle azioni Saipem, infatti, si è tradotto nella rottura di una serie di supporti e nella discesa ad un passo da un livello inferiore ai 3 euro. Per tutta la giornata Saipem ha occupato l’ultima fila tra i titoli del Ftse Mib confermando la presenza di un condizionamento da parte di una generale view negativa. Secondo alcuni traders lo scivolamento grafico della quotazione Saipem sta avendo un continuo effetto negativo con le vendite che oramai si alimentano da sole. E’ come se qualsiasi notizia arrivi sul titolo venga immediatamente interpretata in modo negativo. Il crollo di Saipem conferma la sensazione che si era avuta nei giorni scorsi circa la presenza di numerose scommesse al ribasso sull’andamento del titolo.

Il quadro grafico di Saipem è molto preoccupante. Come si evince dal grafico, infatti, la quotazione ha raggiunto in Borsa oggi i livelli minimi da un anno. Per ritrovare il prezzo delle azioni Saipem a questi livelli, infatti, è necessario andare a ritroso fino a luglio 2016. Il risanamento che il management della società ha provato a portare avanti sembra essersi scontrato con una situazione generale di mercato molto sfavorevole.

Quello che sta avvenendo oggi sulla quotazione Saipem rientra appunto in questo discorso. Questa volta non è tanto l’andamento del prezzo del petrolio a determinare il pessimismo che sta avvolgendo il titolo quando notizie riguardanti uno dei principali players dell’industria petrolifera mondiale ossia la norvegese Seadrill. La celebre società, alle prese con una crisi finanziaria interna gravissima, ha reso noto di essere costretta ad attivare lalegge Chapter 11 ossia la normativa che permette di avviare un piano per la ristrutturazione dell’esposizione debitoria. Seadrill ha reagito a questa notizia colando a picco sul listino della borsa di Oslo e ovviamente anche gli altri competitors, tra cui Saipem, sono oggetto di forti vendite.

La situazione di Seadrill è talmente pesante che il corrispondente titolo è quasi oggetto di un azzeramento a Oslo. Dall’inizio dell’anno, infatti, Seadrill ha bruciato il 90% della sua capitalizzazione. Saipem ovviamente non ha questo genere di problemi ma il mercato non riesce a trovare spunti positivi sul settore di riferimento. E’ per questo che il prezzo delle azioni Saipem ha perso oltre il 40% del suo valore da inizio anno.

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