Sconto carburanti, per Codacons è misura deludente
Una mini-proroga di 20 giorni per il taglio dei prezzi sui carburanti, che mette in salvo il periodo più caldo delle vacanze degli italiani.
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Una mini-proroga di 20 giorni per il taglio dei prezzi sui carburanti, che mette in salvo il periodo più caldo delle vacanze degli italiani. Il governo, con decreto interministeriale, ha esteso fino al 21 agosto lo sconto di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. Una decisione attesa, vista l’imminente scadenza del taglio attualmente in vigore, ma che delude i consumatori per la durata limitata della proroga. Intanto però i prezzi alla pompa proseguono la discesa, con anche la verde che si porta come il gasolio sotto i 2 euro.

Taglio prezzi carburanti di 30 centesimi fino al 21 agosto

Con una mossa a sorpresa, alla vigilia del giorno che deciderà il destino del governo, i ministri dell’economia Daniele Franco e della transizione ecologica Roberto Cingolani, hanno firmato il decreto Interministeriale che proroga fino al 21 agosto le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti, ovvero un taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.

Lo sconto, introdotto nel marzo scorso per calmierare l’impennata dei prezzi energetici, è stato più volte prorogato: l’ultima volta per quasi un mese fino al 2 agosto. Gli interventi del governo certo non sono finiti. C’è il decreto di fine luglio in arrivo, per aiutare i conti delle famiglie. Ma, come dice il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è chiaro che “la portata del decreto naturalmente non può che risentire del quadro politico”. Il governo avrebbe raccolto una decina di miliardi per il proprio intervento, 8 dei quali provenienti dall’assestamento di bilancio. E chiaramente si punta sostenere il maggior numero di persone alle prese con il caro prezzi ed energia.

La decisione di estenderlo di una ventina di giorni, fino al 21 agosto, viene accolta però con disappunto dalle associazioni dei consumatori, che chiedevano molto di più. “E’ troppo poco”, commenta l’Unione nazionale consumatori. “Del tutto insufficiente” per il Codacons. L’emergenza carburanti infatti, avvertono, è lungi dall’essere finita, nonostante i segnali positivi che arrivano dai prezzi alla pompa, con un ribasso che prosegue da settimane e che ha portato oggi anche la verde a scendere sotto i 2 euro.

Secondo i dati elaborati dal Mite, nella media dell’ultima settimana la benzina al self service è scesa a 1,988 euro (-3,97 centesimi) e il gasolio a 1,94 euro (-4,07 centesimi in sette giorni). Tuttavia, nonostante lo ‘sconto’ del governo e la flessione delle ultime settimane, secondo i calcoli dell’Unione consumatori, da quando è iniziata la guerra un litro di benzina costa quasi 14 cent in più, con un rialzo del 7,5%, pari a 6 euro e 94 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio costa quasi 22 cent al litro in più (+12,7%), ovvero 10 euro e 93 cent in più a rifornimento. Il risultato è che, per un’auto di media cilindrata, calcola il Codacons, una famiglia spende oggi solo per i rifornimenti 515 euro in più all’anno. 

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