Se il mutuo supera il tasso di usura

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Una recente sentenza della Corte di Cassazione, con cui ha riconosciuto che anche l’eventuale tasso di mora sui mutui casa concorre a comporre il Teg (Tasso effettivo globale) e quindi a determinare il superamento o meno del limite di usura, ha riportato alla ribalta i rapporti di finanziamento tra banche e famiglie. Molte di queste ultime vorrebbero verificare se le condizioni attualmente applicate sono ‘fuori legge’ e lo strumento per farlo esiste.
Cosa controllare
Per fare una verifica del superamento del tasso soglia, determinato periodicamente da Banca d’Italia, bisogna leggere con attenzione il contratto di mutuo e il capitolato delle condizioni generali. Prima di tutto va verificata l’eventuale presenza della clausola di salvaguardia a vantaggio dell’istituto di credito con cui si precisa che il tasso massimo applicabile non può in ogni caso superare il limite legale. Se non prevista, allora basta fare la somma fra il tasso previsto contrattualmente al momento della stipula del contratto e il tasso di mora confrontando l’interesse così ottenuto con quello di soglia pubblicato sul sito della Banca d’Italia per il periodo corrispondente alla stipula del mutuo.
L’associazione di tutela dei consumatori Aduc ha, inoltre, pubblicato un semplice foglio di calcolo, scaricabile da suo sito internet, che può dare un’indicazione di massima dell’eventuale superamento della sogli d’usura. È sufficiente inserire il tipo di tasso e l’indice, oltre alla data di stipula e il programma confronta il risultato con la tabella storica di Banca d’Italia.
Eventuale risarcimento
Qualora si ritenga di aver diritto a un risarcimento, sono diversi i passi da poter fare. Per prima cosa bisogna aprire un reclamo formale con la banca, chiedendo che vengano ricalcolati tutti gli interessi. La banca deve rispondere entro 30 giorni. Qualora non si sia soddisfatti, entro 12 mesi dal reclamo ci si può rivolgere all’arbitro bancario e finanziario, a un costo per pratica di 20 euro e un tempo di decisione massimo 4 mesi. Se l’arbitro dà ragione al mutuatario, la banca deve rimborsare gli interessi illecitamente percepiti dal cliente. Qualora la banca non ottemperi alla decisione dell’arbitro, ci si può rivolgere alla giustizia ordinaria.

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