Seconda riunione plenaria del think tank Ania-Bain
ANIA

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Il secondo incontro plenario dell’Osservatorio Telematics, Connected Insurance & Innovation, organizzato dal think-tank ANIA-BAIN, si è tenuto mercoledì 13 luglio 2016 presso la Sede ANIA di Milano ed ha visto la partecipazione degli executive di circa 30 compagnie assicurative – rappresentative di più di due terzi dei premi assicurativi italiani – ed operatori specialistici del settore.

 

I temi affrontati nel corso della giornata sono stati numerosi, strutturati all’interno di quattro macro-temi di cui si fornisce di seguito una sintesi delle evidenze emerse.

 

1.       Gestione dei rischi della Connected Insurance: dati e privacy
Dopo una breve presentazione di TROV, società californiana attiva nella fornitura mobile di micro-assicurazioni per gli oggetti che ha fatto un round di finanziamento di 24 milioni pochi mesi fa, la tavola rotonda seguente ha visto la partecipazione di Matteo Carbone (BAIN), Laura Liguori (Studio Portolano Cavallo), Enrico Gili (Ania) e Dario Melpignano (Neosurance). Sono emersi spunti molto positivi in merito al tema della privacy, con la discussione del recente parere del garante della privacy in merito all’utilizzo di app try before you buy. La tendenza è quella di intercettare tutto quel segmento di consumatori interessati agli acquisti on-demand, a patto di offrire adeguata visibilità sull’utilizzo dei dati raccolti e sicurezza nella loro raccolta, per sfruttare tutte le potenzialità offerte oggi dagli smartphone.

 

2.       Selezione del rischio della connected insurance
L’economista Marco Cosconati e gli attuari di Ania hanno illustrato gli importanti passi avanti fatti negli ultimi anni nel ramo “auto” dando un’evidenza quantitativa delle ragioni alla base dell’eccellenza italiana nel mondo dei telematics auto. Nel corso della tavola rotonda fra Matteo Carbone (BAIN), Vincenzo Cervino (Groupama), Luigi Di Falco (ANIA), Silvana Surlas (RGA) e Stefano D’Ellena (AUBAY) sono stati affrontati i temi degli impatti tecnici che la connected insurance può avere negli altri rami di business, riconoscendo che la strada da fare è ancora lunga, c’è la volontà di innovare da parte degli operatori del mercato ma sarà necessario seguire un processo di test and learn lungo e continuo.

 

3.       Il cliente
L’intervento di Fabrizio Fornezza di Eumetra ha riguardato la presentazione dei risultati di una ricerca sulla propensione dei consumatori ad acquistare polizze assicurative del ramo “casa” collegate a device intelligenti da installare presso la propria abitazione. Da questa ricerca sono emersi segnali incoraggianti con concrete opportunità per le compagnie di intercettare nuove fasce di clientela interessate a soluzione di “connected insurance” sulle polizze “casa” e far crescere la storica sottopenetrazione del prodotto casa in Italia. Nel corso della tavola rotonda successiva, a cui hanno preso parte Viviana Dabusti (IRSA), Giacomo Carbonari (ANIA), Sandro Mascolo ((IMA), Paolo Monguzzi (Cardif), Pietro Negri (Ania) e Gianmarco Vecchione (Sysdata), i partecipanti hanno discusso sull’importanza di segmentare la clientela e fornire dei servizi specifici basati sui dati della connected insurance, incrementando la penetrazione nel settore assicurativo in generale.

 

4.       La sfida della connected insurance
Nell’ultima sessione di lavori ci si è focalizzati sulle prossime sfide e opportunità per la connected insuance. Eugenio Lamberti di Octo Telematics ha dato il suo contributo fornendo una panoramica e una prospettiva sulle relazioni tra car maker, telematics service provider e compagnie assicurative. Umberto Guidoni di Ania ha invece presentato la banca dati “black point” con la quale gli utenti possono segnalare guasti e disservizi della rete stradale italiana, fonte di dati contextual che il settore può integrare con i dati telematics. Antonia Boccadoro di AIBA ha fornito la prospettiva del canale broker, descrivendo i risultati di una survey svolta sui propri associati dalla quale è emerso un interesse crescente nei confronti delle soluzioni della connected insurance. Infine Marco Canesi  ha presentato le soluzioni mobile di Vodafone Automotive attraverso le quali sfruttare tutte le potenzialità dello smartphone per offrire soluzioni telematiche per il mondo assicurativo, in particolare per il ramo “auto”.

 

Al termine dei lavori, Matteo Carbone – fondatore dell’Osservatorio Connected Insurance – ha sintetizzato i temi della giornata che verranno approfonditi con le aziende partecipanti nel corso dei workshop dedicati dei prossimi mesi e ha dato appuntamento al prossimo incontro plenario di questa prima edizione dell’Osservatorio, che dovrebbe tenersi a novembre 2016.
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