Sharing Italy: due giorni dedicati al futuro economico e imprenditoriale italiano
La Sharing Economy si ridefinisce e si struttura

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Luca Alessandrini,  ingegnere di design trentenne, è l’inventore del violino con le corde di seta di ragno. Davide Dattoli è un giovane bresciano, Ceo e cofondatore di Talent Garden, il network (con 12 sedi in Europa) di coworking focalizzato sul digitale. Entrambi hanno partecipato all’evento di lancio di Sharing Italy, ma entrambi sono soprattutto due giovani esempi, tutti italiani, di come intraprendenza, creatività e innovazione possano cambiare il volto economico del Paese.

E’ questo l’obiettivo di Sharing Italy, la due giorni di Intesa Sanpaolo dedicata al futuro economico e imprenditoriale italiano, in programma il prossimo marzo a Torino nel grattacielo di Renzo Piano della banca. Pensatori, ricercatori, ospiti internazionali, 150 imprese di ogni regione italiana, che si sono distinte per dinamismo e innovazione, daranno vita a un programma di incontri, speech, lectio magistralis, dibattiti, tavoli di lavoro e spettacoli. Tutto ruoterà attorno alle nuove idee per capitalizzare la forza e la capacità competitiva del Made in Italy (che è il terzo brand più noto al mondo: nel 2015 valeva 414 miliardi di euro e le imprese italiane hanno dato un contributo all’export europeo dell’11,1%, di cui 397 miliardi di soli prodotti manifatturieri), con 6 parole chiave per immaginare il domani: esplorare, sperimentare, capire, comunicare, cercare e valorizzare.

All’evento di presentazione ha preso parte Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, che ha così sottolineato il contributo della banca ala crescita:  “Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo in Italia ha erogato 34 miliardi di nuovo credito. Inoltre, attraverso il Programma Filiere, ha concretizzato 330 contratti con aziende capofila e coinvolto oltre 15.000 fornitori per un giro d’affari di oltre 55 miliardi di euro. Da ultimo abbiamo rinnovato l’accordo con Confindustria (leggi qui) e Piccola Industria Confindustria stanziando un plafond di 90 miliardi di euro. Il futuro avanza veloce. Il nostro impegno si sta già concretizzando lungo le nuove direzioni della crescita: il processo di digitalizzazione, la transizione all’industria 4.0, il maggiore coinvolgimento delle donne nei ruoli chiave, la formazione per i giovani che apra le porte ai nuovi mestieri, condizioni più favorevoli al decollo di iniziative imprenditoriali, ambienti ricettivi per i talenti, anche esteri, nuove idee per il welfare delle persone”.

Vittorio Meloni, direttore Relazioni Esterne della banca, ha aggiunto: “L’idea di promuovere Sharing Italy nasce dalla constatazione che il potenziale competitivo delle aziende italiane, nonostante la difficile crisi che abbiamo alle spalle, resta elevato. Molte imprese hanno saputo rafforzarsi e startup geniali si sono affacciate sulla scena. A partire da questi casi vogliamo leggere i grandi cambiamenti epocali che stanno caratterizzando questo momento di forte accelerazione delle dinamiche economiche e coglierne le opportunità. Vogliamo riunire attorno a un tavolo persone e imprese che possano davvero aiutarci a immaginare cosa accadrà nei prossimi anni: una pluralità di sguardi per una visione a tutto tondo, alta e visionaria, sul futuro del business”.

Tra gli ospiti già confermati: Sofia Borri di Piano C, spazio di coworking per donne in maternità; Gianluca Dettori di Dpixel, venture capital che investe in digital ed e-commerce; Raffaello D’Andrea, ingegnere e artista che si occupa di robotica; Ugo Parodi Giusino di Mosaicoon, start-up tecnologica di Palermo; Austin Kleon, scrittore del New York Times; Horacio Pagani di Pagani Automobili; Clara Tosi Pamphili di A.I. Artisanal Intelligence, che promuove le nuove espressioni artigianali e artistiche; Flavia Trupia, ghostwriter e docente; Fabio Zaffagnini e Claudia Spadoni, inventori del format Rock’n 1000, vincitori del Premio Tribeca Disruptive Innovation Award al Tribeca Film Festival.

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