Start-up italiane di scena a Pechino
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Le aziende dei gruppi dell’innovazione si sono presentate agli investitori cinesi in occasione dell’evento “Invest in Italy, Invest in your future: experience the Italian Beauty & Innovation” che si è tenuto presso l’auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura, dove sono state presentate per la prima volta le opportunità di investimento nel panorama italiano grazie allo “Italian Start-up Visa”, la politica del governo italiano per attrarre imprenditori innovativi stranieri, elaborata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri.

All’evento era presente il ministro consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, Augusto Massari, che ha sottolineato “la tradizione dell’Italia come Paese dell’innovazione e della tecnologia avanzata” e le opportunità offerte dall’Italia, secondo Paese europeo dopo la Gran Bretagna per attrazione di investimenti provenienti da Pechino negli ultimi due anni. Secondo le stime per il 2015 realizzate da Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano e da Italia StartUp, l’eco-sistema delle 5143 start-up italiane vale circa 133 milioni di euro, con una crescita prevista dell’11% rispetto al 2014, anche se ancora indietro rispetto ai principali Paesi europei.

“Il nostro obiettivo è quello di sviluppare una nuova generazione di imprenditori e di storie di successo generando valore per le start-up e interessanti possibilità di ritorno per gli investitori, contribuendo a un nuovo e migliore ecosistema imprenditoriale italo-cinese”, ha spiegato Francesco Rossi, presidente e fondatore di Tech Silu, l’associazione che si occupa di sviluppare nuove opportunità di business tra start-up italiane e cinesi dell’innovazione, promotore dell’evento di oggi assieme al gruppo cinese Gdos, che si occupa di investimenti cinesi outbound. Tra gli interventi della giornata c’è stato anche quello del responsabile per la politica a sostegno delle start-up innovative del Ministero dello Sviluppo Economico, Mattia Corbetta che ha spiegato, in collegamento telefonico, le opportunità per gli investitori stranieri extra-Ue del programma “Italian Start-up Visa”.

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