Tassi fermi in USA. La Fed prepara rialzi graduali
Federal Reserve DC

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Come ampiamente atteso dal mercato la Federal Reserve ha deciso di lasciare invariata la politica monetaria, annunciando però che in futuro potrebbero esserci graduali rialzi del costo del denaro. Tutto dipenderà dalle “prospettive economiche” della nazione, che per ora sembrano essere positive, con l’occupazione in netta ripresa e l’inflazione in crescita, anche se ancora un po’ distante dal target del 2%. In particolare la Fed ha notato una crescita dei prezzi negli ultimi trimestri, annunciando che l’inflazione si porterà attorno al 2% nel medio termine.

“L’attività economica ha continuato ad espandersi ad un passo moderato”, ha specificato la Banca Centrale americana nella nota successiva alla decisione, che solo per stavolta non è stata commentata come di consueto dal governatore della Fed, Janet Yellen nella consueta conferenza stampa. La creazione di posti di lavoro “resta solida” e le spese delle famiglie “continuano a salire moderatamente” mentre gli investimenti aziendali sono “rimasti soft”. Nel complesso “i rischi di breve termine dell’outlook restano bilanciati”.

“Le condizioni economiche evolvono in modo tale da richiedere solamente rialzi graduali dei tassi”, ha specificato la Fed. I tassi “tuttavia resteranno, per un po’ di tempo, sotto i livelli che ci si aspetta prevalgano nel lungo termine”.

Dopo l’aumento di dicembre 2016, il primo da circa 12 mesi, dunque, potremmo assistere ad un nuovo rialzo dei Fed Funds, lasciati ieri dal FOMC nell’intervallo compreso tra 0,5-0,75%, con una decisione presa all’unanimità. Gli esperti puntano sulla riunione di giugno, prevedendo tre rialzi dei tassi in tutto il 2017.

Non ci resta che restare a guardare per verificare se le politiche protezionistiche di Trump porteranno alla crescita sperata senza causare incertezze politiche che potrebbero frenare la fiducia dei consumatori e dell’economia stessa.

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