Terremoto alla Banca del Vaticano: dimissioni al vertice Ior

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Il direttore generale dello Ior Paolo Cipriani e il suo vice Massimo Tulli hanno rassegnato le dimissioni, accettate oggi dalla Commissione dei cardinali e dal board di sovrintendenza. Le funzioni di dg dell’Istituto Opere di Religione, la banca del Vaticano, sono state assunte ‘ad interim’ dal presidente Ernst von Freyberg. Lo rende noto la sala stampa vaticana.

La decisione delle dimissioni di Paolo Cipriani e del suo vice e’ stata presa dopo l’ennesimo episodio che nei giorni scorsi ha visto coinvolto lo Ior in oscure trame finanziarie (molto poco cattoliche). L’accelerazione si e’ avuta dopo l’arresto di Monsignor Nunzio Scarano, un ex banchiere divenuto prete e poi responsabile contabilita’ e controllo dell’APSA (l’amministrazione della Santa Sede) del broker Giovanni Carenzio e dell’ex agente dell’Aisi (servizi segreti) Giovanni Zito, tutti coinvolti – secondo i magistrati della Procura di Roma che conduce le indagini – in traffico di valuta, esportazione di capitali ai quali si aggiungono i reati di corruzione e riciclaggio.

Cipriani e Tulli si sono dimessi prima della chiusura delle indagini su di loro (Tulli in particolare e’ molto legato a Scarano). Cipriani e’ un tecnico, direttore generale dello Ior da molti anni, considerato vicino al cardinal Tarcisio Bertone, il quale a sua volta e’ destinato a lasciare la carica di Segretario di Stato nelle prossime settimane. Papa Francesco sembra determinato nel voler fare pulizia all’Istituto del Vaticano (“i santi non avevano conti in banca”, ha detto di recente) ma certo e’ che il nuovo Pontefice incontra una resistenza feroce da parte dei piu’ retrivi cardinali della Curia romana, abituati a gestire il potere temporale senza troppi controlli.

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