Torna l’interesse degli italiani per la casa

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Dopo che una crisi senza precedenti ha fatto dubitare anche gli investitori più affezionati al mattone, le compravendite hanno cominciato a invertire la rotta. E anche i prezzi, seppur ancora in leggero calo, sembrano aver finito la lunga discesa che ha portato gli immobili a perdere mediamente il 25% del loro valore. Proprio la sensazione che il mercato sia ai minimi rende legittimo chiedersi se e a quali condizioni può essere conveniente tornare su un bene rifugio per eccellenza come il mattone. Soprattutto da parte degli investitori meno “disinvolti”, spaventati dai bassi rendimenti degli strumenti finanziari tradizionalmente cari alle famiglie, come i titoli di Stato, e dalle turbolenze sempre più frequenti sul mercato borsistico.

Ma è il momento giusto per comprare? Con quale mutuo?

Innanzitutto, optare per l’acquisto di una casa è cosa molto diversa dall’investimento finanziario “puro” per i tempi, le modalità e il coinvolgimento emotivo che a volte questa opzione può comportare. Il primo passo è l’analisi del mercato: le oscillazioni non sono così improvvise come quelle della Borsa, ma vanno sempre considerate le tendenze nel medio-lungo periodo. Anche considerando che smobilizzare l’investimento sul mattone non è cosa semplice e immediata, che i passaggi burocratici non sono pochi, che l’acquisto comporta per esempio un esborso fiscale notevole da ammortizzare nel tempo. Cogliere l’attimo giusto è dunque importante, ma non bisogna guardare solo al prezzo.

Altro punto essenziale è la scelta dell’eventuale mutuo. Viviamo una fase di tassi bassi senza precedenti. Ma se questa è una forte spinta a indebitarsi, d’altro canto occorre scegliere con cura il tasso e il prodotto più adatto, confrontare le offerte delle banche e non caricarsi di costi inutili. Inoltre, una volta acceso il mutuo occorre ricordarsi sempre che è possibile rinegoziare o surrogare in caso esistano sul mercato condizioni migliori.

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