UniCredit a un passo dai due miliardi di utile

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UTILE IN CRESCITA DELL’81,3% – UniCredit ha chiuso i primi 9 mesi del 2014 con un utile netto di 1,8 miliardi di euro, in crescita dell’81,3% rispetto a fine settembre 2013 di cui 722 milioni realizzati nel solo terzo trimestre: entrambi i dati sono sopra le attese degli analisti, che per gli ultimi tre mesi si aspettavano profitti per 493 milioni di euro. I ricavi sono stati pari a 16,9 miliardi (-3,9%), di cui 5,6 miliardi nel solo terzo trimestre. Sul fronte patrimoniale, il CET1 ratio fully loaded si è attestato a 10,4% e il CET1 ratio transitional a 10,8%. Il total capital ratio transitional è stato pari a 14,9% e il leverage ratio è salito a oltre 4,7% su base fully loaded e a 5,2% transitional.

LE DIVISIONI 
– Gli accantonamenti su crediti si sono ridotti nel trimestre per effetto di alcune poste non ricorrenti per circa 500 milioni di euro, ma il tasso di copertura dei crediti deteriorati è rimasto elevato al 51%. La Core Bank ha registrato un utile netto di 1,1 miliardi nel terzo trimestre, totalizzando 3,1 miliardi nei 9 mesi (+13%). Tutte le divisioni hanno contribuito positivamente al risultato della Core Bank: la Commercial Bank Italy si conferma primo contributore all’utile, seguito da CEE & Polonia e da CIB. I nuovi crediti erogati a medio lungo termine in Italia sono stati pari a 2,8 miliardi nel trimestre e a 8,7 miliardi nei nove mesi.

IL COMMENTO DI GHIZZONI – “I risultati di gruppo del trimestre e dei primi nove mesi ci portano molto vicini al nostro obiettivo di utile netto di 2 miliardi nel 2014 che confermiamo”, ha detto l’amministratore delegato di UniCreditFederico Ghizzoni. “Siamo molto soddisfatti di questo andamento positivo, nonostante un contesto macroeconomico ancora difficile. Ciò è frutto soprattutto delle azioni manageriali alla base del piano strategico 2013-18 focalizzato su innovazione e crescita”.

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