Unicredit presa di mira dagli hacker
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Risveglio traumatico questa mattina per quasi mezzo milione di clienti UniCredit. La banca ha reso noto quest’oggi di aver subito un’intrusione informatica in Italia, con la violazione dei dati anagrafici e dei codici IBAN di oltre 400.000 clienti che avevano richiesto un prestito personale.

In mattinata è stato formalizzato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, attivando inoltre il numero verde 800 323285, per tutti i clienti che desiderano ragguagli sull’accaduto. In una nota ufficiale si legge: «La banca contatterà i clienti interessati mediante canali di comunicazione specifici. Per ragioni di sicurezza non verranno utilizzate  la posta elettronica o le telefonate dirette». UniCredit ha inoltre disposto un audit, per verificare della correttezza dei dati di bilancio e delle procedure della banca, a seguito dell’accaduto.

Nel dettaglio, è stato reso noto che l’accesso ai dati sensibili dei clienti da parte degli hacker è avvenuto attraverso un partner commerciale esterno italiano e che, dalle verifiche fatte, una prima violazione risale al settembre 2016, con un secondo episodio nei mesi di giugno e luglio 2017.

Le password usate dai clienti non sono state violate e pertanto è plausibile ritenere che non vi sia alcun rischio di transazioni non autorizzate da parte dei pirati informatici che hanno attaccato UniCredit.

L’accaduto pone in luce la rilevanza oggigiorno delle sicurezza informatica, un’esigenza che il gruppo bancario non intende tradire, tant’è che nel recente piano industriale “Transform 2019” sono stati stanziati 2,3 miliardi di euro per rafforzare i sistemi informatici e quindi garantire una maggiore sicurezza dei clienti.

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