Unicredit punta ad aumentare le start up in Sicilia

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«E’ importante oggi attivare una serie di azioni perché non solo aumenti il numero di startup in Sicilia ma anche la loro qualità. Esistono già molti fattori dinamici che operano nel territorio ma è assolutamente necessario sviluppare un sistema che possa adeguatamente supportare questo importante potenziale imprenditoriale». L’ha detto Roberto Cassata, responsabile Settore Pubblico e Sviluppo del Territorio Sicilia di UniCredit, introducendo i lavori dell’”Investor Day” che si è svolto a Catania, nella sede di “TIM#WCAP”, per fare incontrare undici nuove imprese provenienti da diverse province siciliane con investitori istituzionali e aziende.

La giornata è stata organizzata da UniCredit con il supporto di  “UniCredit Start Lab”, di “TIM#WCAP” (di cui è intervenuta la responsabile Ilaria Potito) e di alcuni Partner del Laboratorio “Start up Sicilia” (Consorzio Arca, Confindustria GI Catania, Impact Hub). Ogni startup, attraverso un Elevator Pitch  ha avuto la possibilità di presentarsi a tutta la platea dei partecipanti per poi incontrare  investitori e aziende interessati ad approfondire i loro progetti. La presentazione è stata moderata da Francesca Perrone di UniCredit Start Lab.

«Nella nostra Regione – ha proseguito Cassata – è stato costituito nel 2012 il Laboratorio Startup Sicilia che ha dato vita ad una aggregazione di soggetti pubblici e privati capace di fare massa critica e sperimentare un ecosistema favorevole per le startup. Nel 2015 il Laboratorio ha quindi messo in atto un Piano di Azione, il Progetto “Growth for Sicily Innovation”, che ha dato attuazione a una serie di interventi concreti nella strategia per l’innovazione. E oggi il ruolo svolto da UniCredit, quando parliamo di supportare le startup innovative, è certamente importante, non solo in termini di attività di raccordo e intervento nell’ambito dell’ecosistema, ma anche di supporto finanziario e di agevolatore nella interconnessione tra nuove realtà innovative e la propria clientela».

Le startup che hanno partecipato all’Investor Day sono Abiel (Trapani, settore Life Science), Aucta Cognitio (Catania, settore Digital/ICT), Bookingbility (Palermo, settore Innovative Made in Italy), Ganiza (Catania, settore Digital/ICT), IN.SIGHT (Palermo, settore Digital/ICT), Orange Fiber (Catania, settore Innovative Made in Italy), Park Smart (Catania, settore Clean Tech), Qwince (Palermo, settore Digital/ICT), Reago (Messina, settore Digital/ICT), SBskin (Palermo, settore Clean Tech) e Wadex (Siracusa, settore Digital/ICT).

In economia con il termine startup si identifica una nuova impresa nelle forme di un’organizzazione temporanea o una società di capitali in cerca di un business model ripetibile e scalabile. Inizialmente il termine veniva usato unicamente per startup operanti nel settore Internet o tecnologie dell’informazione. Oggi, con la crescente influenza del software, anche altri settori sono interessati dal fenomeno. Nella Borsa valori italiana si parla di matricola. Spesso queste società vengono gestite con un approccio di tipo Lean Startup, partendo dalla creazione di un Minimum Viable Product (MVP).

Come emerge dalla definizione universalmente riconosciuta di Steve Blank, la scalabilità è un elemento cardine di questa tipologia di impresa. L’avvio di un’attività imprenditoriale non scalabile, come l’apertura di un ristorante, non coincide dunque con la creazione di una startup ma di una società tradizionale. La startup company non deve inoltre essere confusa con lo start up di un nuovo business: con il verbo “to start up” si fa riferimento alla fase di avvio di un nuovo business, o di una business unit all’interno di una società consolidata.

Nella foto Ilaria Potito (responsabile TIM #WCAP), Roberto Cassata (responsabile Settore Pubblico e Sviluppo del Territorio Sicilia di UniCredit), Marco Bicocchi Pichi (presidente Italia Start up),Francesca Perrone (UniCredit Start Lab) e Mauro Odorico (Vertis -Venture Capital).

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