Dopo la decisione di UnipolSai di uscire da Ania (Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici), annunciata dall’amministratore delegato Carlo Cimbri in un’intervista in anteprima a questo giornale (si veda il Sole 24 Ore di ieri a pagina 28), i sindacati – Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca – hanno chiesto e ottenuto un incontro con lo stesso Cimbri. Sono stati convocati per il 12 novembre, il giorno prima del consiglio di amministrazione del 13 novembre in cui verrà formalizzata la decisione.
In una fase molto delicata sul versante sindacale l’uscita da Ania di un gruppo che ha oltre 12mila dipendenti ha allarmato i sindacati che ne fanno una questione di rappresentanza. Sono iniziate da pochi giorni le assemblee dei lavoratori per l’approvazione della piattaforma per il rinnovo del contratto degli assicurativi che verrà presentata ad Ania a fine mese e Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca esprimono «forte preoccupazione per una scelta che ritengono grave e pericolosa per la tenuta del settore e per il futuro del contratto nazionale, che rappresenta il punto di riferimento dell’intera categoria, tanto più in questa fase del rinnovo che si annuncia difficile», spiega una nota. Per questo i sindacati chiedono a Cimbri un ripensamento. Pur non volendo interferire nei problemi di governance dell’Ania, i sindacati ritengono che «il settore abbia necessità di una Ania che non sia debole e non rappresentativa, soprattutto in considerazione del contesto generale che stiamo vivendo». Cimbri ha comunque confermato di voler continuare ad applicare ai dipendenti il contratto collettivo nazionale di lavoro.