Usura e illegittima sommatoria degli interessi: il tribunale di Milano punta ad una arresto definitivo

Ancora nessun commento

Tribunale di Milano, 14 novembre 2014

Con sentenza del 14 novembre 2014, il Tribunale di Milano è tornato a pronunciarsi in materia di interessi usurari sancendo, ancora una volta, il divieto di procedere alla sommatoria tra interessi moratori e corrispettivi.

Il provvedimento prende le mosse dalla domanda spiegata dall’utilizzatore che, in relazione al contratto di leasing in essere tra le parti, ha dedotto l’applicazione di interessi ultralegali e, quindi, la nullità della clausola che ne disciplina l’applicazione, unitamente alla richiesta di risarcimento del danno.

A sostegno delle proprie domande, l’utilizzatore ha versato in atti perizia di parte idonea – secondo la propria ricostruzione – a dimostrare, sulla scorta della nota sentenza 350 del 2013 della Corte di Cassazione, il superamento del tasso soglia in virtù della sommatoria tra interessi di leasing ed interessi moratori.

Il Giudice, richiamando i precedenti giurisprudenziali del Foro milanese ed, in particolare, l’ordinanza del 28 gennaio 2014 della Dott.ssa Cosentini – VI Sez. Civile – ha sottolineato la necessità che la richiamata pronuncia sia oggetto di «interpretazione autentica», in ragione della quale “la sommatoria al fine di verificare il superamento del tasso soglia non è mai stata ritenuta legittima dalla Suprema Corte nella misura in cui il tasso corrispettivo e quello di mora hanno funzione e natura e applicazione del tutto diversa”.

Fatta questa necessaria premessa, l’Organo Giudicante continua la propria disamina analizzando la liceità, ovvero asserita illiceità, dei tassi d’interesse previsti dal regolamento negoziale.

In particolare, deve ritenersi che “il tasso di leasing applicato al momento della conclusione del contratto risulta inferiore alla soglia legale come quello di mora, quando siano distintamente verificati”.

Articolo tratto da

iusletter

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Più di 4 milioni i cittadini che vivono nei Comuni senza credito ne finanza

L’assenza di sportelli bancari sul territorio e l’abbandono da parte delle banche delle zone più periferiche è un problema per le persone, per i professionisti, per i risparmiatori, ma anche per le imprese: perché un minor numero di banche e di filiali, si traduce, concretamente, anche in meno credito, con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia, sugli investimenti, sulla crescita.

Leggi »