Via libera alla bad bank
recesso

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Il veicolo che dovrebbe aiutare le banche italiane a liberarsi di buona parte della montagna di crediti deteriorati ( non performing loan , o Npl) che – assorbendo capitale – rallentano la concessione di nuovo credito all’economia, è ormai solo una questione di prezzo. A che prezzo, cioè, quei crediti possono essere acquistati (o garantiti) dalla bad bank cui parteciperebbero Tesoro, Cdp e investitori privati. Un tema rilanciato a Cernobbio dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
I colloqui tecnici sono a un punto di svolta. Per convincere la Ue, secondo fonti di Bruxelles oggi ci sarà una riunione tecnica negli uffici della Commissione con esperti in arrivo dall’Italia, per esporre un algoritmo, molto complesso, elaborato con l’aiuto di Boston Consulting Group, che individua un prezzo di mercato per gli Npl, in particolare quelli secured (cioè garantiti). Se il fronte italiano riuscirà a dimostrare che il prezzo di mercato è individuabile per transazioni per le quali attualmente non ne esiste uno, allora verrebbe meno il tema dell’«aiuto di Stato»: gli acquisti non potrebbero essere sospettati di avvenire a prezzi «gonfiati», cioè più vicini ai livelli ai quali le banche hanno iscritti quei crediti a bilancio. Il negoziato verte proprio sulle modalità di individuazione del prezzo di mercato. In esso interverrebbero anche elementi legali come la velocizzazione delle procedure di escussione introdotte di recente. Tecnicamente la struttura ipotizzata prevederebbe un veicolo che si finanzia sul mercato per comprare gli attivi deteriorati con proventi di bond i quali sarebbero garantiti dallo Stato in caso di perdita.
Domani sarà a Roma la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, il cui portavoce ha confermato che la Commissione è «in contatto stretto e costruttivo con le autorità italiane» sulle riforme pianificate nel settore bancario, bad bank inclusa. Vestager incontrerà il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, e giovedì i ministri Padoan e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi, il governatore Ignazio Visco e il vicedirettore generale di Bankitalia Fabio Panetta.
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