«Vicenza, pronta l’offerta per Etruria»

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Veneto Banca sembra un argomento sorpassato («ho sempre dichiarato che non faremo mai nessuna azione ostile – ha detto il presidente Gianni Zonin –. Se gli esponenti di Veneto Banca non sono d’accordo vuol dire che nemmeno noi lo siamo»), ma gli occhi della Popolare di Vicenza restano puntati su altri possibili obiettivi di shopping, primo fra tutti quello che riguarda la Popolare dell’Etruria: «Entro fine mese faremo l’offerta vincolante – ha continuato Zonin –. Come advisor abbiamo scelto Mediobanca che ci aiuterà in questa operazione. Esamineremo i risultati della due diligence e ascolteremo i suggerimenti di Mediobanca». Mentre un altro accordo a breve potrebbe riguardare un altro istituto della provincia berica, la Banca Popolare di Marostica.

Gli annunci sono stati dati ieri, in occasione della comunicazione dell’approvazione del bilancio 2013 dell’istituto vicentino. Popolare di Vicenza chiude l’anno con un aumento del 14,6% del risultato della gestione operativa, che si attesta a 429 milioni, e con un consistente rafforzamento della solidità patrimoniale, che permette di far salire il Core Tier 1 al 9,21%, dall’8,23% del 2012. Il risultato netto è negativo per 28,2 milioni di euro – per la prima volta in trent’anni –, ma ciò è dovuto alla politica prudenziale dell’istituto sugli accantonamenti, passati dai 216 milioni del 2012 ai 432,4 degli scorsi 12 mesi. La «rigorosa politica di accantonamenti sui crediti deteriorati – ha spiegato il direttore generale Samuele Sorato – ha portato a raddoppiare le rettifiche, con un miglioramento di tutti gli indici di copertura». In pratica, si è scelto di fare maggior accantonamenti a tutela e protezione del valore della banca e del patrimonio, «quindi – prosegue Sorato – il valore negativo del bilancio è del tutto relativo».
«Coerenti con la rigorosa politica di bilancio e in vista dell’ingresso all’interno del sistema bancario europeo – ha aggiunto Zonin –, abbiamo preferito essere molto prudenti nelle valutazioni dei risultati per il 2013 con rilevanti accantonamenti sui crediti deteriorati. Il 2013 è stato un anno estremamente complesso per l’economia italiana. Nonostante questo, la nostra banca ha continuato a garantire un sostegno pieno e concreto alle imprese italiane, fedele alla sua natura di banca popolare». Sul fronte degli impieghi, infatti, c’è stata una crescita dello 0,5%; nel 2013 le nuove erogazioni sono state pari a circa 2,5 miliardi di euro, per il 72% destinate a famiglie e Pmi. Sono cresciuti anche la raccolta retail (+7,7%) e la indiretta (+15,8% del risparmio gestito e previdenziale).
L’obiettivo 2014 è di un ulteriore rafforzamento patrimoniale, grazie al programmato aumento di capitale pari a 1 miliardo di euro, che consentirà di raggiungere già nel 2014 un Common Equity Tier 1 di oltre l’11% e un’ulteriore crescita della redditività operativa.

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