12 anni fà il Portogallo fu costretto a chiedere aiuto all’Unione europea ora gode di ottima salute finanziaria
Venerdì notte, a mercati chiusi, è arrivata una duplice promozione sul giudizio di affidabilità per il Portogallo.
Antonio costa portogallo

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Venerdì notte, a mercati chiusi, è arrivata una duplice promozione sul giudizio di affidabilità per il Portogallo.

Il rating è salito in un solo colpo di due gradini, da «Baa2» (che era un gradino sopra il rating italiano) a “A3”. Cioè due voti sopra. È come passare, a scuola, dal 6 all’8 in un colpo solo.

Le ragioni di questa doppia promozione sono spiegate da Moody’s chiaramente nel comunicato: la decisione deriva dal sostegno dato alla sostenibilità del debito nel medio termine «da una serie di riforme economiche e fiscali, dalla riduzione dell’indebitamento del settore privato e dal continuo rafforzamento del sistema bancario». Le prospettive di medio termine del Portogallo – continua Moody’s – sono sostenute «da significativi investimenti pubblici e privati e dall’implementazione di ulteriori riforme strutturali, entrambi legati al Pnrr».

Inoltre, per i prossimi anni, «Moody’s ritiene che l’impatto economico negativo derivante dall’invecchiamento della popolazione venga mitigato dall’immigrazione, da una maggiore partecipazione al mercato del lavoro e dalla crescita della produttività».

Moody’s osserva che «lo shock pandemico ha interrotto solo temporaneamente la riduzione del peso del debito. Una crescita robusta e bilanci sostanzialmente in pareggio fanno sì che il peso del debito continui a diminuire a uno dei ritmi più rapidi tra le economie avanzate, anche se da livelli elevati». Le tendenze positive – continua l’agenzia – «sono bilanciate dai recenti segnali di rischi politici. Le indagini sulla corruzione hanno portato alle dimissioni del primo ministro Antonio Costa, a seguito delle quali il presidente Marcelo Rebelo de Sousa ha indetto elezioni anticipate. Anche se finora è dimostrato che le istituzioni portoghesi consentono al paese di affrontare la questione in modo efficace, questi sviluppi politici potrebbero rallentare i progressi negli investimenti e nelle riforme legate al NRRP del Portogallo.

Un’altra fonte non correlata di rischi al ribasso deriva dall’esposizione del Portogallo ai rischi climatici fisici che potrebbero avere un impatto negativo più sostanziale sulla crescita e sui parametri fiscali di quanto Moody’s attualmente ipotizza.

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