E’ l’entità dell’indennizzo che la Popolare di Vicenza erogherà ad alcuni soci che acquistarono negli anni scorsi le azioni della banca e oggi si ritrovano con il portafoglio pieno di perdite. Come sa bene chi ha seguito le vicende della popolare vicentina, l’indennizzo di base per tutti i soci sarà pari appunto a 9 euro, che in linea di massima corrispondono ad appena il 15% del capitale versato inizialmente visto che i titoli furono piazzati a suo tempo a un prezzo di oltre 60 euro (mentre oggi il loro valore è praticamente azzerato). C’è però un categoria di azionisti che avrà un trattamento di favore. Si tratta dei cosiddetti “scavalcati” , cioè investitori che a suo tempo, prima del crack della Popolare di Vicenza, misero in vendita i propri titoli (per evitare di subire perdite ) ma non poterono chiudere la transazione perché in quel momento il fondo di acquisto delle azioni proprie della banca aveva la disponibilità economica per farlo. C’era infatti una lunga sfilza di “raccomandati” e amici degli amici dei vecchi amministratori che ebbero la precedenza. E così, per rimediare a quel torto fatto, agli scavalcati verrà proposto un indennizzo di 30 euro. A rivelarlo è l’associazione dei consumatori Aduc che nel suo sito web pubblica in esclusiva un documento con l’offerta di transazione della banca.
Stefano Rosso è stato nominato nuovo amministratore delegato di Marni
Stefano Rosso succederà a Barbara Calò alla guida di Marni, che supporterà Rosso nel periodo di transizione, e riporterà a Ubaldo Minelli, ceo del gruppo.