Tutti i confini dei promotori

2 commenti

I 54.469 promotori finanziari iscritti all’albo Consob possono cantare vittoria. Dopo la lunga battaglia portata avanti con l’Associazione di categoria (Anasf), il Parlamento ha accolto le loro rimostranze esonerandoli dall’iscrizione all’Organismo degli agenti e mediatori creditizi (Oam). Risulta, così, sancito senza condizioni che, per i promotori finanziari, non costituisce esercizio di agenzia in attività finanziaria la promozione e il collocamento di contratti concernenti la concessione di finanziamenti o la prestazione di servizi di pagamento.

Il comma 9-bis dell’articolo 22 del Dl 179/2012 esclude dall’obbligo di iscrizione all’Oam anche gli agenti di assicurazione, ma limitatamente alla promozione e al collocamento dei soli contratti relativi a qualsiasi tipo di finanziamento, senza interessare i servizi di pagamento.

Sia per i promotori che per gli agenti di assicurazione, l’esonero è limitato alle sole attività di promozione (pubblicizzazione e consulenza) e collocamento (raccolta e inoltro delle proposte all’intermediario) effettuate per conto del soggetto abilitato che ha conferito loro l’incarico. Non copre, invece, l’attività di conclusione (perfezionamento del contratto in base ai poteri conferiti con procura da parte della banca), che continua a rimanere una prerogativa riservata agli agenti in attività finanziaria iscritti all’elenco dell’Oam. Pertanto, promotori e agenti d’assicurazione potranno continuare a essere obbligati a iscriversi all’Oam, se vogliono svolgere anche attività di conclusione dei contratti oppure operare per conto di altri intermediari. Una strada che prevedibilmente saranno in pochi a seguire.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

2 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Più di 4 milioni i cittadini che vivono nei Comuni senza credito ne finanza

L’assenza di sportelli bancari sul territorio e l’abbandono da parte delle banche delle zone più periferiche è un problema per le persone, per i professionisti, per i risparmiatori, ma anche per le imprese: perché un minor numero di banche e di filiali, si traduce, concretamente, anche in meno credito, con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia, sugli investimenti, sulla crescita.

Leggi »

L’ impresa individuale segnala un declino quasi ventennale

Il primo maggio nasce per ricordare le battaglie dell’Ottocento per la giornata lavorativa di otto ore, le rivendicazioni sindacali che ancora oggi caratterizzano questa giornata la associano soprattutto ai lavoratori dipendenti, ma in realtà è la festa di tutti i lavoratori, anche quelli autonomi.

Leggi »