Studiato un piano per chiudere decine di migliaia di cause civili secondo cui il borotalco sarebbe stato contaminato da amianto e avrebbe causato il cancro alle ovaie.

Johnson & Johnson, colosso dei prodotti per la cura personale, ha annunciato di essere disposto a pagare 6,475 miliardi di dollari: per chiudere l’accordo proposto, il 75% delle ricorrenti che sostengono di essere state danneggiate dai prodotti a base di talco prodotto dall’azienda dovrà accettarlo.

Ci sono tre mesi di tempo per informare le ricorrenti della proposta e per concludere la negoziazione. Se si raggiungesse l’accordo, l’azienda risolverebbe tutte le attuali e future cause di cancro alle ovaie che sarebbero state causate dai suoi prodotti, tra cui 54.000 cause legali centralizzate in un procedimento giudiziario federale del New Jersey.

Johnson & Johnson, che continua a ribadire che i suoi prodotti non contengono amianto e non causano il cancro, ha affermato che l’accordo ha avuto il sostegno della maggioranza degli avvocati che rappresentano le donne che hanno intentato cause contro la società. «Credo che il piano proposto da J&J porterà accordo e pace ai nostri clienti e alle migliaia di donne che hanno combattuto al nostro fianco nella ricerca della giustizia», ​​ha affermato Jim Onder, che rappresenta circa 21.000 ricorrenti.

L’azienda ha interrotto le vendite del suo borotalco in Nord America nel 2020 e nel mondo nel 2023: ora vende una formula a base di amido di mais, pur insistendo sulla sicurezza dei prodotti a base di talco. Le indagini di Reuters e del New York Times hanno scoperto che Johnson & Johnson era preoccupata da decenni per la presenza di amianto nel suo talco, ma ha fatto in modo di mantenere l’informazione nascosta al pubblico. La notizia di questo piano di accordo ha avuto un impatto positivo sulle azioni di Johnson & Johnson, che hanno aperto in rialzo del 3,5% a Wall Street.