Nissan Navara è un mezzo da lavoro, compagno di hobbies e vettura per famiglie

Ancora nessun commento

nissanAl di là dell’Oceano, i pick-up sono tra i veicoli a motore più venduti. In Europa i numeri sono molto più bassi anche se, da qualche anno, cominciano a vedersi sempre più spesso. Sono i pick-up, mezzi storicamente spartani, ma che ultimamente stanno assumendo caratteristiche sempre più da vettura tradizionale, mettendo da parte il lato “rude” e offrendo un abitacolo con tutti i comfort che ci si aspetterebbe da una berlina. Nissan Navara è proprio così: mezzo da lavoro, compagno di hobbies e vettura per famiglie.

Esteticamente il pick-up giapponese ha un gran carattere e cattura tantissimi sguardi. Lungo 5,23 metri, il Navara appare decisamente imponente e l’altezza di quasi 1,80 metri rafforza questa sensazione, senza però compromettere versatilità e praticità. La zona posteriore è dominata dal grande cassone da 979 kg di portata sul quale si può caricare praticamente di tutto. Il frontale è molto imponente cosi come la fiancata che ospita parafanghi scolpiti a sottolineare l’imponenza del mezzo.

All’interno, come detto, Nissan Navara stupisce per un abitacolo degno di una berlina dove sono presenti praticamente tutti i comfort. Data l’altezza da terra, al posto di guida si ha la sensazione di dominare la strada e una volta presa confidenza con gli ingombri, la guida diventa più semplice di quanto si possa pensare. Il sistema di infotainment è lo stesso già conosciuto ed apprezzato su altri modelli di casa Nissan, così come la strumentazione, con al centro il comodo display TFT, ricco di informazioni utili per la guida. Lo schermo centrale rimanda anche le immagini delle telecamere, in grado di ricreare una visione a 360 gradi degli spazi che circondano il veicolo, con la telecamera frontale che fornisce un importante aiuto, per manovre in totale sicurezza.

Gli occupanti dei posti anteriori, possono contare sui sedili con supporto lombare, basato su esclusiva tecnologia NASA, per una migliore ergonomia di seduta e condizioni di veglia.

Anche i passeggeri posteriori godono di ampio spazio, con l’unico neo di un pavimento piuttosto alto che costringe a ginocchia rialzate. In compenso l’appoggio dei piedi è piatto anche per il quinto passeggero.

Sotto il cofano troviamo il diesel 2.3 che, nella configurazione da 190 CV, si rivela adatto a tutte le condizioni, autostrade comprese. La versione in prova monta il cambio manuale a 6 rapporti che è dimostrato all’altezza del compito con inserimenti sempre morbidi e precisi. Meno soddisfacente lo sterzo, poco diretto e non estremamente preciso in manovra. Il 2.3 diesel da 190 CV ha dei bei numeri, con uno 0-100 coperto in 10,8 secondi, ed una velocità massima di 184 km/h. Quanto ai consumi questi oscillano tra 11 ed i 13 km/l.

Nissan Navara non è pensato, ovviamente, per affrontare soltanto l’asfalto: in fuoristrada è attrezzato per essere praticamente inarrestabile. L’altezza minima da terra è superiore a 22 cm, la capacità di guado di 60 cm; c’è bloccaggio elettronico dei differenziali e i sistemi di assistenza per le partenza in salita e per il mantenimento della velocità in discesa. Insomma, anche sui percorsi più estremi e con bassissima aderenza, non da i minimi segni di cedimento.

Per quanto riguarda il listino, invece, si va dalle versioni più “basic” ed accessibili, alle versioni top di gamma come quella in prova, che diventano decisamente meno parche. Si parte, difatti, da poco più di 25.000 euro per una King Cab 2WD, che possono diventare oltre 43.000 euro per una Double Cab Tekna 190cv 4WD automatica.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Più di 4 milioni i cittadini che vivono nei Comuni senza credito ne finanza

L’assenza di sportelli bancari sul territorio e l’abbandono da parte delle banche delle zone più periferiche è un problema per le persone, per i professionisti, per i risparmiatori, ma anche per le imprese: perché un minor numero di banche e di filiali, si traduce, concretamente, anche in meno credito, con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia, sugli investimenti, sulla crescita.

Leggi »

L’ impresa individuale segnala un declino quasi ventennale

Il primo maggio nasce per ricordare le battaglie dell’Ottocento per la giornata lavorativa di otto ore, le rivendicazioni sindacali che ancora oggi caratterizzano questa giornata la associano soprattutto ai lavoratori dipendenti, ma in realtà è la festa di tutti i lavoratori, anche quelli autonomi.

Leggi »