Addio segreto bancario

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L’Europa si prepara a dire addio al segreto bancario. Il 20 e 21 marzo prossimi, il Consiglio europeo sarà chiamato a esprimersi sulla bozza di riforma della direttiva risparmio adottata dall’Ecofin dell’11 marzo scorso grazie al voto favorevole espresso da Austria e Lussemburgo, ultime roccaforti dei conti cifrati targati Ue. E questo, a seguito delle rassicurazioni fornite loro dal commissario europeo alla Fiscalità, Algirdas Semeta secondo cui le trattative avviate da Bruxelles con Svizzera e Principato di Monaco per la definizione di accordi fiscali con l’Ue, avrebbero raggiunto uno stadio avanzato, tanto da poter ipotizzare di arrivare a una firma delle intese entro la fine dell’anno. La parola passa quindi al Consiglio europeo di fine marzo. Se anche i leader dell’Ue dovessero esprimersi a favore del testo approvato dall’Ecofin, in un futuro prossimo tutti gli istituti di credito dell’Unione sarebbero tenuti a trasferire in via automatica i dati relativi ai propri correntisti alle rispettive agenzie fiscali nazionali che a loro volta li potranno condividere con gli altri Paesi dell’Eurozona. E questo, con la prospettiva di unificare le banche dati nazionali in un unico grande contenitore di informazioni comunitario capace di mappare tutti i patrimoni in possesso dei cittadini Ue, dislocati all’interno dei confini del Vecchio continente dando così concretezza al progetto di grande fratello del Fisco già adottato in molti Paesi su scala nazionale.

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