Agenti & mediatori, terremoto in Bpvi

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SALAMONE LASCIA – Un altro scossone ai vertici manageriali di Banca Popolare di Vicenza. Dopo che nel weekend, come anticipato da BLUERATING (qui la notizia), ha lasciato il suo incarico Carmelo Salamone, responsabile della appena lanciata rete di promotori finanziari dell’istituto presieduto da Gianni Zonin e guidato da Samuele Sorato, adesso tocca alla rete degli agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi.

VIA ANCHE DEL GIUDICE – Secondo quanto risulta a BLUERATING, infatti, Luigi Del Giudice ha lasciato la guida di Bpvi Multicredito (www.bpvimulticredito.it), la newco che la banca aveva costituito per lanciarsi nel business del credito al consumo mediante una rete di agenti e mediatori dedicati. Del Giudice, ex Barclays e già fondatore della rete Kevios, era stato chiamato dall’istituto popolare vicentino proprio per lanciare questo nuovo segmento di attività, con obiettivi ambiziosi condivisi da Sorato. Il progetto, varato nel febbraio dello scorso anno, prevedeva di mettere a disposizione di agenti e mediatori Bpvi un catalogo multiprodotto della banca per costruire a regime una rete di 250 professinisti in grado di produrre un erogato, relativo ai soli mutui, di almeno 500 milioni. Il catalogo, rivolto a privati e imprese small business, prevede anche l’offerta di soluzioni assicurative targate Berica Multivita e ABC Assicura.

UNA RETE DA 180 PROFESSIONISTI – C’è da dire che Del Giudice si era mosso in fretta e bene: arruolando da Barclays, ma non solo, Bpvi Multicredto aveva già arruolato 180 fra agenti e mediatori, con un erogato già di 400 milioni. Poi, evidentemente, qualcosa non è andato nel modo giusto e, si dice, l’uscita di Del Giudice è legata (come probabilmente anche nel caso Salamone) alla volontà del management vicentino di presidiare in modo troppo capillare anche business che contengono una forte componente imprenditoriale personale. Con Del Giudice ha lasciato anche Paolo Ceccarelli, responsabile del comparto crediti di Bpvi Multicredito: e c’è da credere che altri li seguiranno.

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