Amazon Web Services ha rilevato Harvest.ai
Amazon si cala nei panni di una banca

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L’indiscrezione è stata riportata dalla testata Techcrunch, che ha pubblicato anche l’ipotetica cifra versata da Aws: 19 milioni di dollari. “Un buon ritorno economico, considerando che Harvest.ai ad oggi ha raccolto solo 2,3 milioni dagli investitori”, ha scritto il sito specializzato. La startup, fondata da due ex dipendenti della National Security Agency (Nsa) statunitense, sfrutta tecnologie di intelligenza artificiale e di apprendimento automatico per analizzare i comportamenti degli utenti che utilizzano determinati indirizzi Ip, in modo da identificare e bloccare attacchi mirati prima di eventuali fuoriuscite di dati sensibili.

Secondo Geekwire l’acquisizione risalirebbe già all’anno scorso, ma sarebbe stata tenuta nel segreto più totale. Techcrunch mette in evidenza alcuni punti che confermerebbero la tesi. Il principale investitore di Harvest.ai, Trinity Ventures, ha marcato sul proprio sito Web l’azienda come “acquisita”, senza però specificare chi sia il compratore.

Su Linkedin, invece, un secondo investitore, Kelly Perdew di Moonshots Capital, ha catalogato la startup come “rilevata da soggetti imprecisati”. Inoltre, sempre sul social network professionale, diversi sviluppatori di Harvest.ai risultano dipendenti di Aws già da aprile 2016. Infine, due dei cofondatori della piccola società californiana, Anna Zelenak e Alexander Watson (rispettivamente analista e Ceo, oggi marito e moglie), l’anno scorso sono andati a vivere a Seattle, dove ha sede Amazon.

La relazione tra le due aziende origina nel 2015, quando Aws incluse Harvest.ai nella serie Startup Spotlight, un elenco di giovani realtà innovative che, secondo il colosso di Seattle, sarebbero meritevoli di investimenti. Diverse applicazioni di Harvest.ai sono state sviluppate grazie al cloud di Amazon Web Services. Il principale prodotto della startup, il cui brevetto è in corso di approvazione negli Usa, è Macie Analytics.

La soluzione sfrutta l’intelligenza artificiale per monitorare e registrare in tempo reale gli accessi a determinati contenuti archiviati nei sistemi informatici. La piattaforma può tracciare e valutare i profili degli utenti che modificano o spostano i documenti, oltre a localizzarli geograficamente. In questo modo Macie Analytics è in grado di scoprire eventuali comportamenti sospetti, soprattutto interni all’azienda, bloccando così di fatto la fuoriuscita di dati ancora prima che il breach avvenga.

Integrando una soluzione di questo genere nel proprio ecosistema cloud, Aws potrebbe sia potenziare lo strato di sicurezza diminuendo il ricorso a soluzioni terze, sia arricchire la propria offerta di componenti “intelligenti”. Un campo sempre più esplorato dal gruppo statunitense. Durante l’ultima conferenza re:Invent, tra le altre cose la compagnia ha presentato nuovi servizi di Ai utilizzabili anche con lo speaker smart Echo, al cui interno opera l’assistente virtuale Alexa.

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