Assicurazioni, credito e banche l’intermediazione liquida

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Uno dei principali motivi della crisi economica attuale, a detta degli esperti di settore, è che da molto tempo prodotti e servizi diversi vengono venduti da soggetti diversi ad una platea sempre più vasta di consumatori, e nella galassia delle assicurazioni e del credito non è sempre un bene.
Storicamente abbiamo imparato la categorizzazione principale che corrispondeva grosso modo alle equazioni agenzia assicurativa=assicurazioni, banche=mutui, intermediari e mediatori=credito e prestiti; a grandi linee la percezione degli attori del mercato e dei relativi servizi di competenza era questa.

Un servizio sempre più eterogeneo
Man mano che la complessità sociale sfociava in una richiesta di servizi che contemplassero più ambiti, si sono venuti a creare situazioni in cui tutti vendeveno tutto a tutti, ed i prodotti diventavano sempre più “liquidi”, amalgamati in un indefinibile miscela.
Ecco che le banche hanno iniziato ad occuparsi anche di servizi assicurativi, le agenzie di assicurazione hanno cominciato a collocare polizze accompagnate da prodotti creditizi e così via. In teoria il crollo dei tradizionali confini che separavano i vari mercati doveva servire a costruirne uno solo ma più competitivo favorendo il consumatore ampliando le possibilità e la tipologia di servizi e consulenze disponibili, in pratica si è andato oltre costruendo una rete intricata e difficilmente interpretabile nella quale nemmeno gli agenti, gli intermediari e i mediatori riescono più a muoversi dovendo collocare prodotti sempre più complessi che abbinano assicurazioni e credito.

La vigilanza
In uno scenario simile diventa persino complicato riuscire a capire bene chi deve controllare chi, se la Banca d’Italia è il referente per le banche, all’OAM spetta invece la vigilanza sugli agenti in attività finanziaria e sui mediatori creditizi, mentre l’IVASS è l’authority a cui spetta il controllo sugli agenti e broker assicurativi, ma come ci si deve comportare nel momento in cui vengono collocati prodotti misti? a chi spetta la vigilanza? In questo tipo di mercato i professionisti come broker assicurativi, mediatori creditizi probabilmente grazie alla loro indipendenza da un unisco referente commerciale riescono a districarsi meglio ma resta comunque il fatto che in questo momento il mercato è in profonda confusione, generando scetticismo nei consumatori che si vedono proporre servizi sempre più difficilmente definibili.

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