Avvio con segno verde per le borse europee, male Telecom
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Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,5%, seguito dal Dax di Francoforte (+0,4%), dal Ftse 100 di Londra (+0,3%), dal Cac 40 di Parigi (+0,2% e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).

Sul fronte macro, l’indice dei prezzi al consumo in Cina ha segnato a giugno un incremento dell’1,5% su base annua, di poco inferiore rispetto al consensus (1,6%) e in linea con la rilevazione di giugno.

L’indice dei prezzi della produzione, invece, lo scorso mese ha riportato un aumento del 5,5% su base annua, in linea con il consensus e con quanto registrato a maggio.

Pochi gli spunti oggi dall’agenda americana ed europea, con il tema principale dei mercati che rimarrà il recente spostamento delle Banche centrali verso un orientamento più restrittivo e la conseguente impennata dei rendimenti obbligazionari.

Lo spread Btp-Bund riparte in area 175 punti base, con il tasso sul decennale italiano al 2,32 per cento.

Intanto sul mercato dei cambi l’euro/dollaro si mantiene sostanzialmente stabile in area 1,14, mentre il dollaro/yen avanza a 114,2. Divisa giapponese che si indebolisce anche nei confronti della moneta unica, con l’euro/yen in rialzo a 130,2.

Tra le materie prime, infine, ancora debole l’oro, che arretra ulteriormente in area 1.205 dollari l’oncia, mentre scambia poco mosso il petrolio con il Brent (+0,3%) a 46,8 dollari e il Wti (+0,2%) a 44,3 dollari, dopo che i dati Baker Hughes dello scorso venerdì hanno mostrato un incremento degli impianti di trivellazione in Usa compensato dalla flessione di quelli in Canada.

Tornando a Piazza Affari, acquisti in avvio sui bancari BANCO BPM (+2,9%), BPER (+1%), UBI (+1%) e UNICREDIT (+0,9%).

Ben intonati anche i finanziari FINECO (+1,5%) e AZIMUT (+0,6%), insieme alle utilities ENEL (+0,8%), SNAM (+0,6%) e TERNA (+0,3%).

In controtendenza, infine, TELECOM ITALIA (-0,9%), la peggiore del listino principale in avvio insieme a MEDIASET (-0,6%).

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